Il ricercatore assume nuovi ruoli. Nella ricerca standard, interpretativa e per esperimento il ricercatore è una figura “accademica”, esterna, non coinvolta nell’attività sul campo. Egli mette in atto un processo di ricerca per giungere a risultati che gli operatori educativi dovranno poi cercare di tradurre in istanze pratiche nella loro attività professionale. Nella ricerca azione il ricercatore può assumere ruoli nuovi e diversi. Egli può essere un semplice consulente, demandato a fornire le competenze metodologiche necessarie alla ricerca che i membri della comunità non possiedono, oppure può essere un osservatore esterno, preposto alla critica e al controllo dell’adeguatezza delle procedure di ricerca messe in atto dalla comunità educativa, oppure ancora può entrare nella comunità educativa stessa e assumere un ruolo paritario rispetto agli operatori, partecipando con loro alla ricerca e condividendone il processo di acquisizione di consapevolezza. In tutte queste forme il rapporto si configura come uno scambio: il ricercatore fornisce agli operatori le competenze metodologiche, che egli è demandato per ruolo istituzionale ad acquisire e produrre, e da questi riceve in cambio competenze relative ai problemi e alle dinamiche concrete della pratica sul campo. Questo sapere “pratico” gli consente di contestualizzare il suo sapere “teorico” e di renderlo maggiormente fruibile da parte degli operatori. Il ricercatore può poi aiutare gli operatori ad individuare e dare forma ai propri bisogni inespressi, facilitandoli nell’operazione di identificazione di obiettivi, strumenti e strategie operative. L’intervento di una figura esterna, quale è il ricercatore, è spesso indispensabile per stimolare l’inizio di un processo di cambiamento che non potrebbe nascere solo da spinte interne. Nel suo rapporto con gli operatori il ricercatore non ha un ruolo neutro, ma è un membro che nego-zia con gli altri la visione della situazione e le scelte da intraprendere. Egli non deve cercare di evitare i conflitti ma deve accettare di confrontarsi apertamente con gli operatori, partecipando al processo sociale di apprendimento che accompagna lo svolgersi della ricerca.