La ricerca azione mira all’acquisizione di consapevolezza da parte degli operatori. Anzitutto gli operatori devono rendersi conto di come la ricerca e l’attività educativa non siano neutrali, ma risentano di numerosi condizionamenti politici e sociali che avvengono a più livelli e in forme diverse. Gli operatori devono poi divenire consapevoli delle risorse a loro disposizione, delle proprie potenzialità e dei propri limiti, sviluppando le capacità di autoanalisi e di analisi delle situazioni operative concrete. Tali capacità sono legate a due fattori. Il primo è la competenza metodologica degli operatori, costituita dalle abilità di riconoscimento, concettualizzazione e risoluzione dei problemi conoscitivi legati alla propria attività, di introduzione degli strumenti della ricerca empirica (ad esempio quelli visti per la ri-cerca standard, ricerca interpretativa e ricerca per esperimento) nella propria pratica quotidiana, di utilizzo di una prassi decisionale basata sui canoni della conoscenza scientifica (ossia giustificata, controllata) più che su interpretazioni soggettive e di senso comune. Il secondo è la consapevolezza, da parte degli operatori, dei propri meccanismi emotivi e relazionali e di come questi si inseriscano nelle dinamiche sociali del contesto in cui essi agiscono. L’acquisizione di consapevolezza si esplica anche nelle abilità di autovalutazione degli operatori, che consiste nel rendersi conto dei progressi personali avvenuti nel corso della ricerca azione stessa, dell’evoluzione della prassi collettiva, degli obiettivi raggiunti e di quelli ancora da raggiungere, delle forze favorevoli al cambiamento e di quelle che tendono ad ostacolarlo, in maniera manifesta o latente, degli effetti voluti e di quelli non voluti degli interventi messi in atto. L’acquisizione di consapevolezza dà agli operatori un maggior potere decisionale sull’ambiente, derivante dalla capacità di definire strategie di azione sulla base di una conoscenza approfondita e non superficiale del contesto in questione, favorendone quindi la crescita umana oltre che professionale. Tale acquisizione di consapevolezza avviene con la partecipazione attiva al pro-cesso di ricerca e con la cooperazione con il ricercatore, che in questo modello ha la funzione di fornire le competenze metodologiche necessarie alla ricerca. Alle proprie competenze specifiche gli operatori affiancano quindi competenze di ricerca, diventando col tempo essi stessi ricercatori, ed affrancandosi dalla necessità di competenze metodologiche che provengono dall’esterno. Nella ricerca azione, il progetto sociale di crescita della comunità attraverso la crescita dei suoi membri accompagna sempre il progetto scientifico.