Le rappresentazioni hanno un duplice ruolo: da un lato sono il prodotto dell’esperienza e dell’attività del “fare significato” che parte da essa, dall’altra sono “occhiali”, strumenti interpretativi delle esperienze del soggetto nel mondo reale, strumenti dell’attività del “fare significato”. Esse determinano il senso che viene attribuito a situazioni, eventi e cose, il modo in cui vengono percepite e le azioni che ne derivano, guidando il processo decisionale dei soggetti. Le persone comprendono la situazione contingente e traggono delle conclusioni sulla base della loro rappresentazione della situazione stessa. Nella misura in cui l’interpretazione degli eventi sulla base delle proprie rappresentazioni condiziona l’agire dei soggetti nel mondo, ricostruendo le rappresentazioni dei soggetti e operando in modo da favorirne lo sviluppo di nuove, possiamo influire sulle loro visioni dei mondo e quindi sulle loro decisioni di azione.
Nella ricerca educativa quindi, l'operazione di ricostruzione delle rappresentazioni del mondo che il soggetto adotta ha sicuramente un valore conoscitivo, ma anche educativo in senso stretto, dato che è da queste rappresentazioni che è possibile muovere per favorirne lo sviluppo di nuove, maggiormente adeguate ai modelli e valori di riferimento.
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