Le patologie collegate
all’alimentazione colpiscono, per ragioni diverse, sia cittadini di paesi
poveri che di paesi ricchi.
Nei paesi “poveri”, i
problemi maggiori sono dovuti alle infezioni veicolate dagli alimenti e alla
malnutrizione. Nei paesi “ricchi”, viceversa, l’eccessiva alimentazione
determina l’obesità e l’insorgenza di varie sindromi come gotta e ipertensione,
e addirittura favorisce lo sviluppo di alcune forme di tumori. Peraltro i costi
sociali a carico della collettività di comportamenti incoerenti dal punto di
vista temporale sono elevatissimi.
Attraverso una corretta
diffusione delle informazioni e l’osservanza, da parte dei cittadini, di più
corrette norme comportamentali in materia di alimentazione, è possibile
limitare l’insorgere delle patologie sopra elencate, o contenerne quanto meno i
danni.
La divulgazione delle
informazioni in materia di sicurezza alimentare deve essere fatta in modo da
evidenziare le fonti di rischio in funzione del contesto. Nei paesi in via di
sviluppo si dovrà dare spazio alla descrizione dei microrganismi patogeni,
contenuti negli alimenti, e alla malnutrizione, spiegando le strategie da adottare
per tutelare la salute dell’individuo; nei paesi ricchi, si dovranno invece
esporre le conseguenze patologiche che derivano da un’alimentazione
ipercalorica, senza però tralasciare le infezioni alimentari che continuano,
sebbene con numeri decisamente contenuti, a mietere vittime, a dispetto delle
norme di controllo alimentare vigenti.
La sfida ancora più ambiziosa
è però quella di invitare i cittadini ad adottare dei comportamenti adeguati in
materia di sicurezza alimentare. Non basta conoscere, bisogna usare il sapere a
servizio di un saper fare responsabile che si traduca in un coinvolgimento
diretto e attivo del cittadino: solo in questo modo si potranno abbattere le
barriere dell’ignoranza che mettono a repentaglio la salute.
Per
un’educazione alla sicurezza alimentare è auspicabile il contributo delle
istituzioni, del servizio sanitario locale, in qualità di agenzia della salute,
ma soprattutto delle due principali agenzie educative che sono la famiglia e la
scuola. Purtroppo non tutte le famiglie hanno sviluppato una cultura alla
sicurezza, ecco perché sarebbe consigliabile introdurre l’educazione alimentare
in ogni livello e grado di scuola.
Oggigiorno, la ricerca di un rapporto ottimale tra sapere e salute
alimentare è diventata una necessaria norma di prevenzione del benessere del
cittadino, e pertanto la "Sicurezza Alimentare" deve essere
considerata una priorità della scuola
attuale.
Il percorso qui descritto si
rivolge ai paesi in via di sviluppo; la sua elaborazione è stata fatta tenendo
conto del contesto e delle risorse didattiche ivi disponibili.
Gli studenti di questi paesi
raramente possono contare su libri di testo e spesso anche gli insegnanti
faticano a procurarsi materiale didattico innovativo e coinvolgente. L’avvento
della “rete” rappresenta una nuova opportunità e, utilizzata in modo adeguato,
potrà in parte colmare queste lacune. In rete si possono rintracciare valide
risorse di informazioni, senza contare che è anche possibile trovare percorsi didattici già “pronti all’uso”. Nell’ambito educativo,
l’impiego della rete racchiude quindi enormi potenzialità, che devono essere però gestite con astuzia e
competenza.
L’accesso alla rete nei paesi
in via di sviluppo è spesso di bassa qualità. I docenti che possono utilizzare
internet si trovano in difficoltà perché la ricerca del materiale può essere
molto lenta. Ad aggravare la situazione si aggiunge il fatto che la maggior
parte dei documenti utili si trovano in
“pdf” o “ppt”, formati che per essere scaricati in tempi contenuti necessitano
di una rete veloce.
Il percorso descritto
rappresenta un tentativo di utilizzo efficiente delle risorse della rete
tenendo conto dei vincoli strutturali sopra descritti. L’insegnante che lo
utilizzerà non dovrà investire tempo per la ricerca dei siti e soprattutto
conoscerà in anticipo il contenuto dei documenti e il tipo di formato in cui si
trova il materiale. Ciò gli consentirà di formulare una scelta consapevole del
materiale, in funzione delle esigenze, del tempo e della tecnologia informatica
a disposizione.
Obiettivi
Al termine del percorso gli studenti dovranno essere in
grado di:
1- Definire il concetto di rischio alimentare;
2- Analizzare e descrivere le fonti di rischio alimentare
locali e nazionali;
3- Nutrire consapevolezza in materia di sicurezza
alimentare;
4- Conoscere le principali patologie riconducibili al
consumo di prodotti alimentari;
5- Elaborare un quadro di regole condivisibili e
soprattutto realizzabili che salvaguardi la salute dell’individuo;
6-
Diventare a loro volta formatori;
Contesto
L’intervento si rivolge a
studenti di scuola secondaria di paesi in via di sviluppo. Il materiale web
consigliato e le attività proposte sono però tali da poter essere impiegate,
apportando opportune semplificazioni, anche in scuole di livello inferiore.
Prerequisiti
L’intervento presuppone che gli
studenti abbiano già al loro attivo conoscenze di base dei seguenti argomenti:
- La cellula;
- Concetto di metabolismo energetico;
- Anatomia e fisiologia dell’apparato digerente;
- I principi nutritivi;
1. La cellula
Gli studenti devono conoscere le
principali strutture della cellula procariote ed eucariote, le loro funzioni
con particolare attenzione ai meccanismi di divisione e di crescita cellulare.
2. Concetto di metabolismo
energetico
Gli studenti devono sapere che
tutte le attività dell’organismo umano possono essere ricondotte a reazioni
chimiche. Tali reazioni richiedono energia che viene introdotta nell’organismo
sotto forma di cibo. Gli alimenti vengono quindi demoliti attraverso delle
reazioni definite “cataboliche” che permettono di liberare l’energia contenuta,
misurata in calorie. L’energia immagazzinata attraverso il cibo sarà poi
utilizzata per svolgere funzioni
plastiche o funzioni energetiche.
3. Anatomia e fisiologia dell’apparato
digerente
Un percorso dedicato alla
sicurezza alimentare richiede che lo studente conosca a grandi linee gli organi
coinvolti nei processi di ingestione, digestione e assorbimento del cibo. Ogni
tratto dell’apparato digerente rappresenta un potenziale bersaglio delle
patologie collegate all’alimentazione.
4. I principi nutritivi
L’alimentazione è l’assunzione di
alimenti, i quali digeriti e assorbiti dall’organismo forniscono i principi
nutritivi o nutrienti, cioè le sostanze chimiche necessarie a garantire la
crescita, il rinnovamento e il funzionamento delle parti di cui l’organismo è
composto. I principi nutritivi possono essere classificati in cinque gruppi, in
base alla struttura chimica e alle funzioni: glucidi, proteine, lipidi,
vitamine e sali minerali. A questi si aggiunge l’acqua necessaria per la sopravvivenza.
Materiale
Didattico
Questo percorso fa uso di
materiale reperibile in rete; l’accesso a internet è quindi un fattore
limitante che va considerato prima di procedere alla realizzazione
dell’intervento qui descritto. Le diverse fonti elencate contengono documenti
che possono essere utilizzati dall’insegnante per costruire le lezioni frontali
o possono essere impiegate direttamente in classe, se la struttura scolastica
ne consente la proiezione. Per la realizzazione delle attività proposte non è
necessario l’impiego di un libro di testo.
Contenuti
Il percorso dedicato alla sicurezza alimentare deve fornire
gli strumenti concettuali affinché gli studenti riconoscano il “rischio alimentare”.
L’intervento deve poi portare alla definizione del quadro patologico associato
ai diversi tipi di rischi alimentari e alla spiegazione dei fattori che ne
promuovono il manifestarsi; per concludere, deve fornire linee guida che
permettano agli studenti di acquisire un quadro comportamentale tale che ne
tuteli la salute.
L’intervento sviluppa i seguenti
concetti:
1-Definizione di sicurezza
alimentare;
2-Definizione
e fonti di rischio alimentare;
3-Gruppi
a rischio;
4-Patologie
legate al consumo alimentare
5-Modalità
di prevenzione;
In ciascuna unità tematica si
trovano i “links” per sviluppare il percorso. Molti siti sono “multi lingue”,
altri solo in inglese, francese o italiano. Per riconoscerli a fianco di ogni
sito sarà riportata la sigla “ML” per multi lingue, “F” per il francese, “E”
per l’inglese e “I” per l’italiano.