Evaluating: Part of a Ten-Step Process (Cristina Ferro)

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La valutazione è un passaggio necessario per coloro che vogliono investire denaro, risorse e sacrifici in un’attività o in un progetto.

Essa deve essere fatta prima di compiere i primi passi concreti nella costruzione di un’attività, cercando di indagare a fondo (con svariati metodi d’indagine) gli elementi e le strategie che dovrebbero essere adottate; solo così si potranno avere tra le mani progetti efficaci ed efficienti che si avvicinano il più possibile alle necessità sia di chi ne richiede l’attuazione sia di chi provvede alla sua realizzazione.

La valutazione, dovrebbe essere utilizzata tanto più, nella pianificazione di un training program; Kirkpratick mette in luce dieci tappe che dovrebbero essere attentamente considerate per raggiungere un buon risultato ed esplicita alcuni suggerimenti per l’attivazione concreta di ogni step:

  • Determinare i bisogni/le necessità – un programma efficace deve andare incontro alle necessità dei partecipanti. Si può scoprire quali esse siano con diversi strumenti, tra cui: il test, il questionario, l’intervista e il sondaggio (che fornisce lo stesso quantitativo di informazioni dell’intervista, ma in modo molto più rapido). Tali metodi d’indagine dovrebbero essere strutturati per garantire una successiva catalogazione e quantificazione delle risposte dei soggetti (campione dell’indagine).
  • Fissare gli obiettivi – gli obiettivi sono selezionati sulla base dei risultati che si vogliono ottenere, domandandosi quali comportamenti, conoscenze e abilità sono necessari per raggiungere l’obiettivo stesso.
  • Determinare il contenuto del programma – il contenuto può subire variazioni legate alle risorse finanziare disponibili e alle competenze dell’insegnante. In generale il contenuto nasce dalla risposta che viene data alla domanda <<quali temi dovrebbero essere trattati per andare in contro alla necessità e realizzare gli obiettivi?>>
  • Selezionare i partecipanti – per decidere chi può beneficiare di un training program si deve tener conto di molti elementi. In linea teorica tutti ne potrebbero trarre dei benefici e coloro che sono più preparati potrebbero aiutare gli altri. La decisione più critica è: <<il corso deve essere obbligatorio, facoltativo o prevedere corsi di base obbligatori e altri opzionali?>>. I training professionals dovranno assumersi la responsabilità di dare una risposta.
  • Determinare il miglior programma – per un buon programma, bisogna considerare: gli apprendisti, i loro boss e le migliori condizioni per l’apprendimento. Un punto cruciale riguarda la decisione tra l’offerta di un programma concentrato o diluito nel tempo.
  • Selezionare gli strumenti appropriati – sono da evitare gli spazi stretti, l’arredamento scomodo, le lunghe distanze, la temperatura inappropriata ecc…
  • Selezionare gli insegnanti/istruttori appropriati – un buon insegnante dovrebbe, essere: desideroso di insegnare, un abile comunicatore, preparato sulla materia che insegna, capace di far partecipare chi lo ascolta. Deve essere una scelta accurata che non prenda in considerazione le opinioni/sensazioni personali. Bisognerebbe interpellare operatori che hanno già lavorato con loro o osservare le loro performance in situazioni analoghe.
  • Selezionare e preparare i supporti audiovisivi – i supporti audiovisivi vengono sfruttati per due scopi principali: comunicare e mantenere viva l’attenzione. È necessario, concentrarsi per valutare gli effettivi benefici di tali ausili, rispetto ai costi (ci sono organizzazioni che abusano di supporti preconfezionati perché possiedono un budget elevato, ma non hanno le capacità per gestirli in modo utile). 
  • Coordinare il programma – una buona coordinazione è essenziale in un progetto. L’autore descrive due opposte situazioni in cui si è trovato a lavorare, che mettono in luce come anche laddove ci si trovi in un luogo con un'ottima reputazione per quanto concerne la programmazione sulla formazione, se la coordinazione vien meno si ha una svalutazione complessiva del progetto. È fondamentale mostrare andare in contro alle necessità sia dell’insegnante sia dei partecipanti contribuendo a formare un clima complessivamente più sereno.
  • Valutare il programma - per arrivare a definire l’utilità concreta del programma di formazione che si ha intenzione di mettere in atto, si devono studiare attentamente tutti i risultati ottenuti e sarà possibile, finalmente, rispondere con fermezza alla domanda: <<vale la pena “investire” in questo progetto?>>. Se comunque, vogliamo che la valutazione complessiva risulti positiva, l’enfasi deve essere posta sui due elementi cruciali: la pianificazione e l’attuazione.

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Edurete.org Roberto Trinchero