Capitolo 2. Metodo etnografico e ricerca educativa. Quali ricadute per la formazione? (Francesco Bartucca)

Il metodo etnografico è un approcio ampiamente utilizzato in studi e ricerche che rivolgono i loro interessi ai comportamenti umani,ai contesti di vita e ai processi sociali,culturali,educativi in essa attivati.Vari studiosi delle scienze umane e sociali si rifanno a questa prospettiva di studio utizzan
do approci e procedure specifiche in base ai propri riferimenti teorici e alle proprie finalità di ricer
ca.Il termine 'etnografico' indica, comunemente,quel procedimento di indagine empirica che inten
de illustrare e descrivere la vita quotidiana e l'esperienza dei soggetti così come appaiono nei con
testi di vita naturali,rileggendoli attraverso la conoscenza e la comprensione dei processi di attribu
zione di senso ai fenomeni studiati da parte dei soggetti.La ricerca etnografica è dunque rivolta alla conoscenza del punto di vista dei nativi e il fine è la descrizione delle pratiche culturali osserva
te attraverso un lavoro di traduzione e di interpretazione.L'etnografia è un procedimento di indagi
ne di natura empirica che impegna il ricercatore nell'esperienza di lavoro sul campo:si tratta di un esperienza di partecipazione e di osservazione delle attività quotidiane molto ravvicinata e prolun
gata nel tempo.Il ricercatore etnografo studia una comunità culturale attraverso l'osservazione delle
sue pratiche,delle forme del parlare e del vivere quotidiano interpretando e ricostruendo,poi,la cul
tura del contesto attraverso i significati ritenuti rilevanti per i membri della comunità stessa.
Il fulcro è la dimensione dei significati e il problema di fondo della ricerca etnografica è capire co
sa significano per i soggetti/protagonisti le azioni,le pratiche e i comportamenti osservati.L'attività
di indagine etnografica è quindi legata ai rapporti umani che il ricercatore crea con i suoi soggetti
tramite il contatto quotidiano,l'osservazione e la sua partecipazione alle loro pratiche quotidiane.
Quest'ultimi sono coinvolti direttamente nel processo di ricerca perchè le loro strategie interpretati
ve e il modo con cui assegnano un significato a un evento sono essenziali al ricercatore etnografo
impegnato, sul campo,per capire e ricostruire in modo adeguato e fedele quanto accade e perchè
accade.Il metodo etnografico è particolarmente adatto allo studio dei fenomeni e delle interazioni
educative per tre ragioni fondamentali.In primo luogo perchè offre un paradigma metodologico 
flessibile che permette di studiare i processi e le interazioni educative rispettando la loro connota
zione culturale,dialogica e collaborativa.
Esso non si rivolge a oggetti o testi,ma a discorsi e alle voci che le animano.Consente cioè di approfondire i significati dei fenomeni studiati tenendo conto delle posizioni dei soggetti-protagoni
sti che,fin dalle prime fasi della ricerca, vengono chiamati in causa come interlocutori privilegiati.
L'idea di fondo è che la conoscenza sia un processo dialogico e negoziato che tiene insieme ricer
catori e soggetti,e mentre i primi osservano e studiano un fenomeno,i secondi hanno la possibilità
di diventare più consapevoli dei propri processi di attribuzione di senso dovendo presentarli ad altri.In secondo luogo perchè ci da un idea di ricerca empirica non unilaterale:la ricerca sul campo
non può essere considerata se non tenendo presenti l'esperienze del ricercatore e dei suoi infor
matori e questo richiede procedure di studio non lineari.L'etnografo non solo registra,ma la sua pre
senza modifica il contesto;l'interazione che crea con i soggetti influenza dunque il percorso di ricer
ca,la scelta del metodo,gli esiti,ma anche i soggetti stessi.In terzo luogo perchè propone una ca
sualità rigorosa che sollecita l'uscita dalla dimensione etnocentrica della conoscenza.
La scommessa metodologica su cui si fonda l'etnografia è descrivere il mondo dall'interno mostran
do la coerenza logica e culturale di alcune pratiche senza perdere la prospettiva di esterno.Cioè senza perdere la dimensione di straniero tipica dello sguardo del ricercatore che deve fare in mo
do da non essere sommerso e travolto dai dati.L'uso del metodo etnografico nella ricerca educati
va delinea allora una situazione di vulnerabilità conoscitiva che deve essere contrastata da una adeguata cura metodologica.L'attenzione al 'come' si è giunti alle interpretazioni finali e alle propo
ste concettuali che ne conseguono e la capacità di riconoscere le disgressioni,i ripensamenti,i ten
tativi che solitamente accompagnano un percorso di ricerca sul campo pare particolarmente impor
tante,se si pensa all'uso di questo metodo in ambito educativo.Il problema della descrizione delle procedure di ricerca e del monitoraggio dei processi ricorda la questione del metodo nella relazio
ne educativa o nei processi di insegnamento e di apprendimento,e cioè rimanda alla capacità di
documentare,di monitorare e di discutere con altri come si è giunti e attraverso quali procedure o
strategie si pensa di essere giunti a determinati traguardi educativi e di insegnamento.
Alcune caratteristiche del metodo etnografico si rilevano interessanti per ragionare sulla dimensio
ne formativa latente di questa prospettiva di studio quando viene usata nei contesti educativi e sco
lastici.Innanzitutto la presenza del ricercatore sul campo e la sua partecipazione attiva alle pratiche
educative studiate:siamo di fronte a una presenza motivata dal bisogno di conoscere e di compren
dere.Il ricercatore etnografico che accede al campo lo fa per capire,per comprendere i significati che i soggetti attribuiscono ai fenomeni vissuti e raccontarli ad altri.In secondo luogo si è di fronte a un lavoro di tipo intensivo,descrittivo e di natura microscopica.La ricerca etnografica mira alla comprensione e alla rappresentazione del punto di vista altrui,attraverso la produzione di descrizio
ni interpretate.Il fine della ricerca etnografica è riuscire a cogliere il punto di vista del soggetto stu
diato o partecipante:ascoltarlo,descriverne i comportamenti e poi interpretarli.Questo è possibile a
patto che il ricercatore attivi un intenzione microscopica,densa,partecipata,che gli consente di co
gliere gli eventi critici,di rilevare dettagli,di descrivere riti o costanti guidandolo poi,gradualmente,a
una comprensione più completa del fenomeno.Il metodo etnografico ci offre alcune interessanti in
dicazioni per la messa a punto di percorsi di formazione che aiutino gli insegnanti e educatori a distanziarsi dall'azione per riflettere sui propri comportamenti e modelli interpretativi con altri,ad esempio, di coinvolgere i protagonisti o i soggetti studiati chiedendo loro di esprimersi rispetto a
quanto osservano o di utilizzare degli strumenti o metodi come le immagini,i filmati,le fotografie,o
altri artefatti culturali,per coinvolgere i soggetti attivando momenti di revisione e ricostruzione criti
ca dei fenomeni studiati e dei loro significati.

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Edurete.org Roberto Trinchero