Capitolo 4. Come creare occasioni di dialogo nei contesti educativi. Riflessioni metodologiche sui gruppi (Francesco Bartucca)
In ambito educativo l'accezione gruppo si riferisce a un contesto di apprendimento e di pensiero
che coinvolge piu' individui uniti da un tema da discutere,da un progetto da costruire,da un intento
di programmazione o da una finalità comune;più specificatamente,in pedagogia l'idea di gruppo ri
manda al 'gruppo di lavoro',cioè a quel gruppo il cui obbiettivo è la riunione di più individui per la produzione di proposte,materiali,saperi funzionali e utili all'andamento di un istituzione,al funziona
mento di un organizzazione o di un servizio educativo.Il gruppo cui si fa riferimento con maggior fre
quenza in ambito educativo,come pure in quello della formazione,è il gruppo di lavoro,definito an
che gruppo di discussione e di apprendimento.Tra le argomentazioni pedagogiche,due filoni di ri
cerca offrono spunti interessanti per la riflessione sul gruppo come contesto e approcio per la for
mazione:quelle, che hanno messo a tema e approfondito l'idea del gruppo educativo come 'luogo
di scontri e apprendimenti',dove è possibile che ciascuno maturi una precisa competenza di sè,un
espansione delle proprie possibilità esistenziali attraverso il confronto con la diversità e la differen
za e quelle che hanno esplorato questi temi in relazione alla dimensione didattica e educativa della
scuola.
Il punto di vista dialogico ci dice che la riflessività nel gruppo trae vantaggio dalla possibilità di utiz
zare le posizioni o le rappresentazioni di cui sono portatori gli altri,per provare a prendere le distan
ze dalle proprie ampliandole e comprendendole.Dice anche che non ci sono enunciati slegati da al
tri:il punto è la relazione dialogica tra gli enunciati.L'altro,nel gruppo,consente a ciascuno di fare una sosta dai propri enunciati accostandosi a quelli altrui.L'altro e il suo modo di essere è una
possibilità per l'individuo per ripensarsi,dialogando con la differenza;è ciò che induce,sollecita e fa
cilita il decentramento da sè e dalle proprie posizioni.
Un idea per la formazione è quella del focus group.Questa è un tipo di intervista di gruppo,in cui l'in
tervistatore (detto anche moderatore) conduce l'intervista su un numero limitato di soggetti(normal
mente da 6 a 12).Egli stimola l'interazione,il dialogo,la discussione tra i soggetti stessi e mantiene il 'focus' della discussione sui temi prefissati dalla scaletta di intervista.La struttura della scaletta è
mediamente rigida,la discussione si svolge in ambiente artificiale(generalmente una stanza appo
sitamente predisposta,in cui i soggetti si accomodano intorno a un tavolo,in modo che sia più faci
le per ciascuno guardare tutti gli altri e interagire con loro) e la situazione ha carattere formale,
anche se è compito dell'intervistatore fare tutto il possibile per mettere a proprio agio gli intervistati
I focus group possono essere utilizzati a fini esplorativi o confermativi.Essi sono tipicamente utiliz
zati per rilevare opinioni,più che atteggiamenti o comportamenti e trovano numerose applicazioni,
soprattutto,quando è necessario rilevare in tempi molto brevi informazioni con la ricchezza tipica
dei dati non strutturati,dato che lo svolgimento di un focus group richiede molto meno tempo dello
svolgimento di interviste singole per ciascun partecipante.
I focus group sono anche un ottimo strumento per mettere a punto un questionario e per controllar
ne la comprensibilità delle domande.In quest'ultimo caso si rivelano particolarmente utili per:1)indi
viduare la fraseologia dei soggetti della ricerca;2)trovare nuovi indicatori per i concetti da rilevare;
3)sviluppare nuove ipotesi;4)avere suggerimenti per ampliare la base di soggetti a cui sottoporre
il questionario;5)dare la possibilità ai soggetti studiati di intervenire attivamente nella ricerca;6)valu
tare i problemi di non risposta al questionario.
Un indicazione metodologica per la formazione di gruppi di parola nei contesti educativi si coglie
nelle esperienze di discussione di gruppo a tema che,sempre più spesso,costituiscono momenti
essenziali nella ricerca sul campo in ambito sociologico,pedagogico,psicologico.Queste esperien
ze ci invitano a prendere in considerazione la creazione di dialogo o a tema nelle quali si sviluppi
e si alimenti quel clima di scambio e di collaborazione che contribuisce a consolidare l'identità in
segnante e della scuola stessa.
A grandi linee si può dire che condurre un gruppo significa creare le condizioni perchè tutti i parte
cipanti possano esprimersi,siano ascoltati,possano dialogare e confrontarsi con gli altri,abbiano
un ruolo e partecipino attivamente alla costruzione di un sapere condiviso con altri.Significa adotta
re un approcio e uno stile comunicativo di un certo tipo e utilizzare strumenti o strategie che faciliti
no l'aumento della produzione discorsiva dei partecipanti.Significa porsi come registi di una situa
zione utilizzando strategie e approci in modo flessibile a seconda dei diversi stili interpretativi sug
gerendo direzioni,accenti,toni che possono ampliare le possibilità semantiche del gruppo.
Un altra indicazione, che si può trarre dalla ricerca sul campo in educazione,è legata ai metodi
di raccolta dati e alla documentazione:la cura della descrizione,il rigore nella raccolta dati,la pre
cisione e la sistematicità che distinguono un' esperienza di ricerca da un esperienza in generale,
costituiscono indicatori utili per ragionare sugli strumenti per la formazione.
Come il ricercatore empirico si serve dei dati per creare momenti di scambio e confronto con altri
ricercatori da cui trarre inferenze utili per l'analisi e l'interpretazione degli stessi,allo stesso modo
l'uso di testi trascritti da momenti di ricerca o da situazioni educative per creare nuovi livelli di discussione con i partecipanti è un indicazione formativa.Più specificatamente,il ricercatore empi
rico che lavora su casi e su situazioni dialogiche si basa,spesso,sulla trascrizione della discussio
ne di un testo che, a sua volta,costituirà la base su cui articolare le proprie riflessioni e interpreta
zioni.La necessità di disporre di dati confrontabili con altri su cui basare l'analisi e l'interpretazione
e di dati accurati e rigorosi tratti dal parlato è una delle più importanti per il ricercatore empirico che lavora in un contesto educativo attivando momenti di confronto con i protagonisti.