Capitolo 15. L'acquisizione e l'uso di concetti (Daria Marinelli)
L’uomo vive in un mondo di concetti piuttosto che eventi e situazioni, e la rappresentazione della realtà, ottenuta attraverso l’esistenza e l’uso dei concetti, rende possibile l’invenzione di un linguaggio che ha significati omogenei per tutti gli appartenenti ad una determinata cultura; questo ha reso più facile la comunicazione interpersonale infatti i concetti facilitano l’apprendimento e la soluzione di problemi, inoltre possono essere acquisiti, percepiti e manipolati.
La formazione di un concetto è una caratteristica dell’acqiusizione induttiva e spontanea, tipica del bambino in età prescolare, si tratta di un tipo di apprendimento mediante scoperta, man mano che i ragazzi crescono e diventano adolescenti e adulti, acquisiscono concetti nuovi attraverso un processo di assimilazione del concetto. Vale a dire, essi imparano nuovi significati concettuali e mettono in relazione i nuovi attributi categoriali di concetti con idee attinenti, già fissate nelle loro strutture cognitive. I concetti esistenti vengono utilizzati per facilitarne l’acquisizione di nuovi.
I concetti acquisiti mediante l’assimilazione subiscono dei cambiamenti. Il primo cambiamento riguarda quelle modificazioni di significato che avvengono in un tempo relativamente breve, nel quale il concetto viene acqisito e poi consolidato. Il secondo cambiamento riguarda quelle modificazioni i cui effetti hanno una durata a lungo termine sul significato di un concetto perché dovuti ad una maggiore e più sofisticata conoscenza della materia.
La formulazione di un concetto comprende diversi passaggi:
a. L’analisi di differenti tipi di stimoli
b. La formulazione di ipotesi
c. La verifica di queste ipotesi
d. La scelta di una categoria generale o insieme di attributi comuni
e. La relazione di questa serie di attributi con idee rilevati
I concetti si classificano in:
Concetti congiuntivi in cui tutti gli attributi categoriali devono essere sempre presenti
· Concetti disgiuntivi in cui gli attributi categoriali non devono necessariamente essere presenti
Molte volte è facile e frequente trovare, nell’infanzia, concetti sbagliati e questo può essere attribuito a diversi fattori: al fatto che i bambini non hanno facoltà cognitive abbastanza sofisticate, alla loro urgenza di verbalizzare, ad una incompleta informazione o un’errata interpretazione o semplicemente è dovuto dalla confusione tra le parole che hanno significati diversi, ma che si scrivono o si pronunciano nella stessa maniera.
La capacità di acquisire e inventare il linguaggio è una delle caratteristiche più distintive dello sviluppo umano. Il linguaggio ha un ruolo centrale nel facilitare l’acquisizione del concetto; senza il linguaggio sarebbe impossibile lo sviluppo e la trasmissione di significati, valori e tradizioni comuni.
Gli aspetti evolutivi nell’acquisizione del concetto possono essere raggruppati in tre stadi:
1- Stadio pre-logico, nel quale il bambino si limita ad acquisire i concetti primari i cui referenti sono oggetti ed eventi percettibili e familiari.
2- Stadio delle operazioni logiche concrete, in cui il bambino impara il significato senza venire in contatto con l’esperienza concreta e ciò lo porta ad imparare dei significati concettuali più astratti.
3- Stadio delle operazioni logiche astratte, nel quale viene raggiunto il massimo livello di astrazione.
Con il maturare degli anni i concetti vengono ottenuti più in fretta, si formano per l’accumulazione di esperienze conoscitive e sono in continuazione modificati con nuove percezioni.