Capitolo 13. Aspetti relativi all'insegnante (Giulia Salomoni)
Nel processo di apprendimento l’insegnante ricopre un ruolo molto importante che si è notevolmente dilatato rispetto a quello originario relativo esclusivamente all’istruzione e all’educazione. Al giorno d’oggi l’insegnante ha anche funzioni di amico, sostituto parentale e consigliere.
Il docente deve possedere prima di tutto ottime capacità cognitive e conoscere la materia in modo organizzato e significativo tale per cui riesca a trasmettere agli allievi il suo sapere. Il successo dell’insegnante non è solo da collegarsi alla sua intelligenza ma soprattutto va ricondotto alla capacità comunicativa, alla chiarezza e scioltezza espositiva e all’organizzazione di attività di apprendimento cariche di immaginazione, sensibilità ed impegno.
Il docente deve essere in grado di individuare le lacune degli allievi e le difficoltà di apprendimento in modo da sapere utilizzare particolari materiali didattici che permettono di ottenere risultati migliori. Non è da sottovalutare l’aspetto delle caratteristiche personali dell’insegnante poiché bisogna tener conto del fatto che egli provoca sempre e comunque un feedback affettivo con la classe. Gli studenti tendono ad ammirare l’insegnante oltre che per le capacità cognitive anche per caratteristiche come la pazienza, la comprensione, il buonumore, l’empatia, la lealtà e l’imparzialità. Importante è anche la capacità del docente di promuovere entusiasmo intellettuale e il cercare di fornire all’allievo gli strumenti per concepire la materia secondo motivazioni personali per permettergli di farla propria. Dato che ogni insegnante ha caratteristiche proprie e non è possibile snaturare la sua personalità, è giusto promuovere l’uso migliore possibile dei tratti che possiede ed è anche per questo motivo che la didattica si differenzia da insegnante a insegnante. Ciò implica che ogni docente sia a conoscenza della quasi totalità delle tecniche didattiche e che riconosca le più adatte alla propria personalità e alle esigenze della classe in modo tale che si possa attuare una buona trasmissione di determinate conoscenze.
Vi sono due problemi metodologici fondamentali che devono affrontare gli insegnanti durante il processo di apprendimento della classe:
1. Scegliere se adottare il metodo della conferenza oppure quello della discussione
2. Scegliere se, quando e con che modalità, adottare metodi didattici incentrati sul gruppo che viceversa fanno capo all’insegnante.
Problema rilevante dell’insegnamento è infine quello che riguarda la disciplina a scuola. La disciplina è un fenomeno culturale universale necessario per la socializzazione, per la maturazione della personalità, per la formazione della coscienza mediante l’internalizzazione di norme, necessario per la sicurezza emotiva dei bambini e per lo svolgimento regolare delle attività in classe.
La migliore forma di disciplina applicabile nella scuola è la disciplina democratica la quale è il giusto mezzo tra la permissività (assenza di controllo, libertà assoluta) e l’autoritarismo (forma di controllo esagerata). La disciplina democratica è il più possibile razionale, non arbitraria e bilaterale; il comportamento negativo viene discusso con il bambino, viene spiegato e deve essere compreso. Tale forma disciplinare comporta il rispetto della personalità individuale ed evita di sottolineare esageratamente le differenze di status per far sì che si generi una personalità basata sul rispetto reciproco.
Come in tutte le correnti di pensiero anche nella disciplina democratica esistono posizioni distorte rispetto all’idea originaria. Una in particolare sostiene che i bambini dovrebbero essere guidati solo con premi e approvazioni, poiché il rimprovero o la punizione diverrebbero espressioni autoritaristiche. In tale modo si considererebbero i bambini come esseri troppo fragili da non sopportare rimproveri o punizioni meritate, trascurando il fatto che, l’essere puniti per una motivazione valida, accettando così la punizione per aver agito male, fa parte di quel processo tramite il quale si impara ad avere una responsabilità morale e una coscienza sana.