Capitolo 11. Fattori della personalità e apprendimento (Roberta Napolitano)

 

Lo psicologo dell’educazione deve impegnarsi nell’indicare l ’impatto sull’apprendimento delle differenze individuali,cognitive e affettivo –sociali; deve accertare quali variabili influenzano il processi di apprendimento. I bimbi considerano i genitori come dei modelli da seguire,con cui identificarsi. Ci sono due tipi di identificazione:l’individuo non satellite ovvero colui che riconosce la sua dipendenza solo come un fatto temporaneo,che viene valutato per la sua reale utilità verso i suoi superiori e vede i suoi superiori come dei modelli da seguire e l’individuo satellite che è colui che si identifica con i suoi genitori in modo dipendente e che viene accettato da loro per quello che realmente è. Un ruolo importante è svolto dagli effetti sulla motivazione al successo.  L’individuo non satellite ha un livello di motivazione alla realizzazione in cui ha più importanza l’affermazione personale mentre l’individuo satellite ha un livello di motivazione basso e ha più importanza la componente affettiva. L’individuo satellite non considera il successo scolastico come il fondamento per il suo status o come la misura del suo valore in quanto persona. L’individuo non satellite o viene rifiutato dai genitori o viene accettato per ragioni esterne alla sua individualità. I genitori non lo accettano per quello che è,quindi aspira ad uno status da conquistare da solo con le sue doti. Nello sviluppo della motivazione al successo sono inseriti altri aspetti del rapporto genitori – figli: hanno una motivazione più forte quei bimbi i cui genitori hanno delle alte aspirazioni di realizzazione intellettuali sia per sé stessi,sia per i loro figli o anche genitori che aiutano i loro figli a risolvere i problemi. I modi di identificazione di tipo satellite hanno un  ruolo importante sui meccanismi in base alla quale vengono comprese norme dei più grandi e dei gruppi a cui si appartiene o ai quali ci si riferisce. La motivazione più importante è il bisogno di conservare l’accettazione e l’approvazione delle persone o del gruppo che garantisce il suo status. Un altro elemento importante è il rapporto che gli insegnanti hanno con i propri alunni. Il satellite dovrebbe imparare meglio in un ambiente interpersonale caldo in cui ci si riferisce agli insegnanti come a sostituti parentali: essi riescono meglio quando i metodi d’insegnamento sono indiretti mentre i non satelliti richiedono l’approvazione dell’insegnante più come prova di buona realizzazione che come conferma di accettazione personale. Desideri eccessivi di affermazione personale possono avere degli effetti a lungo termine sul successo scolastico solo se presentano un tratto della personalità più stabile.  Bisogna osservare se l’ansia incide sull’apprendimento a scuola. L’ansia ovvero uno stato caratterizzato da sensazione di paura non connessa a nessuno stimolo specifico  si produce nei periodi di passaggio dello sviluppo della personalità,quando di deve raggiungere uno status biosociale. Anche i sentimenti di ostilità e i sensi di colpa possono generare ansia perché minacciano una perdita di status; questi sentimenti di ansia sono generati da una minaccia pericolosa di sminuire la stima di se stesso in quanto personale normale. Essa si distingue dall’ansia nevrotica dove l’origine del timore per la stima di sé  stessi non è al di fuori dell’autostima ma è intrinseco ad esso quindi il soggetto reagisce con troppa apprensione ad una minaccia percepita. L’individuo non può sviluppare ansia nevrotica finchè gode di un senso di autostima. L’insuccesso nel raggiungere una competenza o uno status superiore non è mai catastrofico.  Se si fa riferimento al successo nelle prestazione scolastiche o professionali è possibile che ad un esperienza fallimentare traumatica faccia seguito un crollo di stima di sé . Se avviene ciò il fallimento non viene percepito come superficiale ma come centrale perché in questo caso non vi è più base per percepire il proprio valore come essere umano. Il senso di stima di sé si verifica attraverso l’identificazione dipendente del bimbo con i suoi genitori che si solo se egli si percepisce come accettato per quello che è. Non tutti i bimbi sono fortunati da essere accettati dai genitori per quello che sono. Essi non acquisiscono un senso di autostima. L’ansia può causare effetti negativi sull’apprendimento. Venne fatto un esperimento in cui si faceva fare ai soggetti ansiosi di esercitarsi su un labirinto facile prima con l’aiuto della vista e poi senza vedere;essi ne traevano un beneficio molto più dei soggetti poco ansiosi. I soggetti molto ansiosi dimostravano meno curiosità dei soggetti poco ansiosi. Il fattore scatenante dell’ansia nevrotica è un timore reale dell’individuo che ha origine dalla sua disistima di sé. La minaccia più forte è quella costituita da una nuova situazione adattiva che necessita di improvvisazione in quanto colpisce al centro la disistima,la risposta ansiosa è sproporzionata rispetto al pericolo obiettivo; la fonte più importante di timore e di minaccia nell’ansia nevrotica sta proprio nella mancanza di autostima. Gli effetti che l’ansia produce sul successo scolastico sono uguali a quelli presenti sull’apprendimento tranne per quanto riguarda l’influenza negativa che è meno intensa. Le prestazioni scolastiche perdono le loro implicazioni minacciose man mano che gli studenti imparavano ad affrontarle. Il  dogmatismo è sia un aspetto dello stile cognitivo sia un tratto affettivo- sociale della personalità. Secondo Rockeach le componenti importanti sono: chiusura mentale cioè rifiuto di prendere in considerazione una nuova dimostrazione dopo che si sia formata una data opinione,tendenza a vedere i problemi controversi(bianco/nero),tendenza  a formarsi delle certezze radicate resistenti al cambiamento,tendenza a formarsi delle certezze presenti resistenti al cambiamento,tendenza a rifiutare glia altre per le loro opinioni,tendenza a isolare le credenze contraddittorie in compartimenti e infine intolleranza all’ambiguità ovvero bisogno di arrivare in fretta. Un altro tratto di personalità è l’autoritarismo. La personalità autoritaria è una personalità che ha pregiudizi contro le minoranze, non sopporta l’ambiguità e si trova spesso nelle classi inferiori. Ad una personalità strutturata fa riscontro uno scadente risultato scolastico. Chi riesce molto bene a scuola ha un io ben strutturato,ha maturità,indipendenza e sensibilità alle pressioni culturali. Il disadattamento della personalità è correlato negativamente con i risultati scolastici perché i sintomi interferiscono con i fattori cognitivi e motivazionali che assicurano un efficace apprendimento. La mancanza di fiducia in sé stessi è collegata a tentativi fallimentari,facilità a scoraggiarsi e tendenza a ritirarsi dalle situazioni difficili. Il successo scolastico dipende da caratteristiche della personalità matura quali responsabilità. Infine  disadattamento della personalità e scaduti risultati scolastici sono correlati con l’appartenenza ad una classe sociale inferiore a deprivazione culturale. Ci sono altri 2 fattori che contribuiscono a spiegare il rapporto opposto tra disadattamento della personalità e risultati scolastici: 1)il successo scolastico è una causa  e una conseguenza della personalità adattata. 2)è impossibile eliminare l’effetto - alone delle 2 variabili:gli insegnanti sminuiscono i risultati scolastici dei bimbi poco adattati soprattutto se sono aggressivi.  La scuola ha responsabilità nei confronti dell’igiene mentale e dello  sviluppo della personalità perché è un luogo in cui i bimbi passano la maggior parte del tempo interagendo con adulti e loro coetanei. Nell’adolescenza i normali problemi di adattamento ovvero la scelta del professore,i rapporti con i compagni,gli adulti e l’altro sesso sono importanti per gli allievi. Il ruolo principale della scuola però è permettere una maturazione intellettuale e l’assimilazione del sapere. Le altre responsabilità sono lo sviluppo sociale,emotivo e morale degli alunni. L’ interesse per i rapporti interpersonali che si instaurano in classe non deriva solo dal favorire uno sviluppo della personalità come un fine in sé stesso ma riflette anche la valutazione degli effetti negativi che un clima scolastico  sfavorevole dal punto di vista sociale e emotivo può avere sulle loro prestazioni. Sono cambiati rispetto al passato i limiti della normalità. La normalità è una linea  che separa l’accettabile dall’inaccettabile,il conosciuto dallo sconosciuto. Un esempio: in passato un bimbo violento,ribelle veniva mandato dallo psicologo. Adesso è il bimbo riservato che non si interessa di ciò che dicono i suoi compagni ad essere mandato dallo psicologo. Un bimbo estroverso invece parte con un atteggiamento di sfiducia verso i soggetti e di fiducia verso gli oggetti. Con lo sviluppo nell’età adolescenziale questi comportamenti tendono a sconvolgersi all’interno del gruppo familiare. L’estroverso tenderà a vedere il soggetto nemico fuori dalla famiglia;  con il bimbo estroverso il genitore dovrà preoccuparsi di essere giusto,con il bimbo introverso dovrà essere sincero in quanto esso si pone con rispetto nei confronti dei genitori. Un altro aspetto importante è la responsabilità che gli insegnanti hanno nel trattare  il disadattamento. Questa responsabilità è molto limitata. L’origine di un grave disadattamento non è presente nella scuola ma nella famiglia,nei rapporti con il quartiere ecc quindi il miglioramento delle condizioni  dipende da fattori esterni all’ambiente non controllabili dall’insegnante. Una diagnosi corretta di disadattamento richiede una qualificazione che va al di là delle competenze dell’insegnante. A mio parere la scuola è il primo strumento pedagogico della società. Come spiega il capitolo appena trattato il ruolo principale della scuola è quello di far acquisire agli alunni il sapere che gli permette poi nel futuro di avere un successo lavorativo che fa si che ogni soggetto si senta realizzato nella propria vita.

 

11/17
Edurete.org Roberto Trinchero