Capitolo 3. Ricezione e fissazione del significato (Valentina Di Pane Masi)
In questo capitolo ci occuperemo come determinate materie vengono conservate nella struttura cognitiva per molto tempo. Come viene organizzata e assimilata nella struttura cognitiva la conoscenza? Esiste una discrepanza tra quello che apprendiamo e quello che ricordiamo?
L’acquisizione di contenuti è una manifestazione di apprendimento ricettivo. Viene detto al soggetto di immagazzinare un materiale in modo che quest’ultimo gli possa essere utile per risolvere problemi. L’apprendimento verbale viene anche definito a pappagallo, è una memorizzazione meccanica; pertanto ultimamente si sta portando avanti un programma di attività, dov’è il soggetto a sperimentare e a trovare soluzioni ai problemi. Accettando comunemente che:
-le generalizzazioni su un dato problema devono essere il risultato del problem solving
-padroneggiare concetti e verbalismi coincide con un vuoto verbale del soggetto.
La delusione dell’esposizione orale, può avvenire perché:
-una materia significativa viene presentata in maniera tale da essere appresa meccanicamente,
-l’apprendimento viene ritenuto tale solo quando il soggetto è in grado di risolvere un problema.
È presenta anche una confusione tra l’apprendimento ricettivo e mediante scoperta (discovery learning) e tra l’apprendimento meccanico (rote learning) e quello significativo o consapevole.
Non bisogna a tal fine dimenticare che tecniche e risoluzioni di problematiche in un tipo di apprendimento, siano valide per un altro tipo di apprendimento. Molti psicologi non essendo a conoscenza di teorie sull’apprendimento hanno cercato di utilizzare l’interpretazione.
Concetti e generalizzazioni astratte sono forme di verbalismi vuoti e senza significato, se il soggetto non le scopre attraverso la sua esperienza personale?
Innanzitutto è presente una confusione della differenza tra la dimensione della ricezione e scoperta rispetto all’apprendimento meccanico, una generalizzazione non convalidata di ipotesi ed esempi estremi, non presenti nella vita di tutti i giorni.
Innanzitutto utilizzare esempi enormi è il metodo più veloce per screditare una teoria. Ad oggi molti insegnanti utilizzano l’apprendimento meccanico con materie potenzialmente significative, ma si incorre in errore solo quando il metodo verbale viene utilizzato con bambini ancora non maturi da questo punto di vista.
L’educazione vede in modo negativo il ruolo della scuola, in quanto somministra conoscenza ma non porta il bambino a imparare da solo. Il modo più efficace secondo questa corrente di pensiero sarebbe presentare idee e informazioni, portando il bambino in modo naturale ad apprendere e a chiarire le proprie idee, in tal modo l’apprendimento risulterebbe più solido e soggetto a essere dimenticato più difficilmente.
il soggetto prima di fissare i contenuti deve acquisirli in maniera attiva. Lo studente motivato interpreta e rielabora le informazioni indipendentemente dal modo e luogo in cui ne viene a contatto. Nell’apprendimento ricettivo bisogna valutare quali informazioni collegare con quelle già presenti nella struttura cognitiva, correlale le idee già presenti con le nuove e fondere il tutto con il bagaglio di informazioni già possedute e il linguaggio lessicale utilizzato. Attraverso una successiva sintesi dei concetti è possibile verificare se sono presenti discordanze tra le varie idee e rendere tutto più chiaro; tale processo non è collegato a quello di scoperta dei significati attraverso la risoluzione di problemi. L’apprendimento ricettivo diviene sempre più attivo in base all’ autocritica del soggetto e dal suo bisogno di integrare i diversi contenuti.
Nell’apprendimento bisogna fare attenzione a non confondere la conoscenza confusa o mnemonica dei concetti con all’apprendimento reale, questo avviene talvolta se non si utilizza la propria capacità autocritica.la pedagogia dovrebbe promuovere diverse possibilità per un assimilazione attiva e critica del soggetto; questo però può avvenire solo grazie ad una motivazione e capacità autocritica del soggetto.
Gli insegnanti potrebbero favorire l’assimilazione critica incoraggiando gli studenti a riconoscere gli assunti, le regole e le inferenze non valide all’interno dei contenuti presentati.
Bisogna innanzitutto introdurre il principio dell’assimilazione aspetto del processo di apprendimento.
Se ci viene presentato un concetto nuovo che possiamo collegare o paragonare ad uno presente all’interno della struttura cognitiva, possiamo notare che se anche ci viene spiegato e data una definizione, tendiamo sempre ad associarlo a quell’idea che ci eravamo fatti all’inizio (quando ancora non ci era chiaro il concetto).
in questo modo l’assimilazione ha un valore esplicativo in quanto serve a spiegare la durata di un determinato concetto nella nostra memoria.
L’assimilazione favorisce la fissazione dei contenuti in 3 modi:
-si ancora ad un significato stabile già esistente nella struttura cognitiva
-questo ancoraggio mantiene un rapporto tra la vecchia e la nuova idea proteggendolo da qualsiasi inferenza
-la nuova idea è immagazzinata con la vecchia idea con cui è stata collegata.
Pian piano le idee tendono a diventale inseparabile con le vecchie informazioni con cui sono state collegate. Bisogna fare attenzione in quanto man mano che il tempo passa il fenomeno di riduzione dell’informazione aumenta e non si riesce più a fare una netta distinzione tra il concetto appreso precedentemente e l’idea ad esso ancorata. Gli item assimilati diventa inutilizzabili col passare del tempo in quanto quando facciamo delle associazioni quest’ultime non vengo utilizzate spesso.
L’esistenza di una bassa soglia di distinguibilità di può dimostrare attraverso l’ipnosi, in quanto vengono abbassate di utilizzabilità di un concetto. Pertanto riportare alla mente concetti dimenticati implica meno tempo rispetto a quello che si è utilizzato all’inizio dell’apprendimento del concetto stesso.
Quando un materiale viene collegato ad un altro, è più facile che venga riportato alla mente e si va incontro ad una inclusione obliterativa. Questo perché diviene più facile fissare un concetto ad uno più generale. Il materiale è appreso attraverso il processo di inclusione per correlazione, tale processo avviene anche con ricordi poco chiari e confusi, in modo da gravare anche meno peso nella memoria.
Non bisogna quindi porre attenzione solo all’appredimento generico perchè in tal modo di occupiamo solo degli aspetti di derivazione dell’inclusione. Molti concetti delle materie sono derivabili da altri concetti che si conoscono, per questo la memoria ha un tendenza riduttiva.
Lo scopo dell’apprendimento di concetti è fornire una stabile correlazione tra i vari concetti e la loro subordinazione.
E' importante sapere se il materiale di apprendimento è astratto o concreto per valutare il grado si assimilazione per cancellazione. Il materiale astratto si differenzia per la sua particolarità, ed è meno correlato ad altri concetti e fatti empirici. Il materiale concreto però non è uniforme e ha una diversificazione di contenuti e significati.
La superiorità di apprendimento del materiale astratto si può spiegare in quanto è presente un apprendimento meccanico.
Il materiale che deve essere portato alla mente del soggetto, è stato elaborato da quest’ultimo e fatto proprio, quindi può essere riproposto anche ad un livello più basso rispetto a quello iniziale. Importante è anche la soglia di utilizzo delle informazioni, in quanto quest’ultime sono soggette ad essere perse man mano che il tempo passa; anche shock iniziali d’apprendimento e informazioni contrastanti possono impedire un corretto apprendimento.