Capitolo 8. L'esercizio pratico (Valentina Di Pane Masi)
Per apprendimento significativo si intende un acquisizione di significati e mutamenti della struttura cognitiva; si manifesta maggiormente nella fase iniziale di presentazione di contenuti ad esempio in ambito scolastico;i risultati che si ottengono sono diversi qualitativamente e quantitativamente nel corso delle prove che vengono presentate al discente. Ripetizione e apprendimento implicano esercizio pratico che comporta il mutamento della struttura cognitiva.
L’apprendimento significativo viene anche condizionato dalle conoscenze e idee pregresse che si possiedono; agisce sull’apprendimento e aumenta la chiarezza e stabilità delle informazioni acquisite, influenzando la struttura cognitiva.
Nell’immediato l’esercizio pratico chiarisce i significati acquisiti e nelle prove successive stabilizza e connette tale informazioni con ciò che è stato immagazzinato precedentemente. In tal modo i mutamenti della struttura cognitiva faranno in modo che attraverso il “ripasso del materiale”, si evitino le dimenticanze. L’acquisizione e consolidamento creerà nel soggetto la nascita di nuove idee.
L’esercizio pratico influenza la struttura cognitiva:
-aumenta la discriminabilità dei nuovi significati e ne facilita l’immagazzinamento
-aumenta la responsività nelle prestazioni successive
-permette di trarre vantaggio dalla dimenticanza tra una prova e l’altra
-facilita l’apprendimento e la ritenzione di nuovi compiti.
Non è però possibile misurare in maniera sperimentale gli effetti delle prove pratiche che avvengono nella struttura cognitiva. Diviene impossibile l’utilizzo del paradigma di trasferimento, ovvero confrontare un primo gruppo che è stato sottoposto a due test con un gruppo che ne ha sostenuto solo uno, in modo da verificarne i miglioramenti; in quanto i test sarebbero identici e non sarebbe possibile spiegare:
-l’effetto dell’esercizio pratico
-influenza mediatrice della struttura modificata.
Non si può negare l’effetto di una variabile solo perché quest’ultima non è misurabile. Se prendiamo in considerazione gli effetti delle ripetute presentazioni dello stesso compito sull’apprendimento, bisogna porre attenzione al tipo e al numero delle prove pratiche che vengo presentate al soggetto, il gradi di consapevolezza e il metodo e condizioni in cui vengono presentate. Ci sono molti idee discordanti sul ruolo e l’efficacia della ripetizione e la sua influenza chiarificatoria.
Gli incontri ripetuti su un dato argomento favoriscono l’apprendimento e la ritenzione meccanici in quanto creano e rafforzano i legami tra i contenuti . Questa ripetizione aumenta anche l’apprendimento e la ritenzione significativi, favorendo la chiarezza dei contenuti e la loro resistenza nel tempo. Pertanto la ripetizione favorisce l’apprendimento a breve termine, mentre idee chiare e stabili in un apprendimento significativo non implicato la necessità di una continua ripetizione dei contenuti.
Se viene presa in considerazione la frequenza, l’unica differenza tra apprendimento significativo e meccanico è che il ripasso prende il posto dell’esercizio pratico; in quanto l’apprendimento significativo è rapido, i contenuti vengono immagazzinati più lentamente, quindi il ripasso impedisce la perdita dei contenuti.
L’apprendimento significativo con sedute a lunga distanza di ripasso può essere paragonato ad un apprendimento meccanico dove le prove vengono presentate a breve distanza.
Ricerche significative sulla frequenza furono fatte da Thorndike, le prove sperimentali avevano un apprendimento atipico dove non era presente una comprensione del significato di ciò che si doveva apprendere ( in quanto i soggetti dovevano ricordare una serie di sillabe non collegate tra loro) e non si era a conoscenza del risultato, in tal modo dimostrò che era impossibile apprendere con una sola prova. T. ha cercato di dimostrare che la frequenza non ha effetto in assenza della relazione di appartenenza. Nei compiti di apprendimento meccanico la relazione di appartenenza viene stabilita in maniera arbitrale.
Si può pertanto avere apprendimento casuale sia se ciò che deve essere appreso è significativo sia se lì apprendimento meccanico è costituito da aspettative abituali. La relazione di appartenenza è essenziale nell’apprendimento associativo, e se quest’ultima manca la frequenza non è efficace per l’apprendimento. T. ha dimostrato che quando non si conoscono i risultati , la frequenza di ripetizione dei compiti non ha alcun rapporto con l’apprendimento.
I feed-back no sono indispensabili per l’apprendimento in cui stimo9lo e risposta non sono identificate. Studi hanno dimostrato come osservare altri è più efficace che apprendere per tentativi ed errori. Sono stati condotti pochi esperimenti sul rapporto che la frequenza ha sull’apprendimento-ritenzione significativi, ci si è accontentati spesso di studiare l’apprendimento meccanico e sul fatto che serve meno esercizio pratico e che sia più utile avere a disposizione informazioni e idee chiare.
Un seconda prova permette di verificare le informazioni corrette che il soggetto ha dato nelle prima prova sostenuta. In tal modo di consolida la conoscenza, chiarendo i punti deboli.
In che modo il ripasso a breve scadenza può essere più vantaggioso rispetto a quello differito? Presentare un compito ripetutamente, rafforza i contenuti rendendoli più assimilabili. I materiali che sono già presenti nella struttura cognitiva sensibilizzano lo studente ai contenuti che potenzialmente potrebbero essere appresi.
Nella seconda prova i significati attuali vengono fissati nella struttura cognitiva del soggetto e il soggetto non dovrà fare altro che sforzarsi di ricordarli. Nella prima prova vengono presentati al discente significati elaborati che man mano nelle prove successive vengono spiegate in maniera più sottile creando anche nel soggetto una sensibilizzazione. Il ripasso differito serve a una riassimilazionme del materiale dimenticato, mentre quello a breve termine ad un consolidamento delle informazioni e ad una sensibilizzazione.
Nella pedagogia, grande ruolo è rivestito dalla frequenza che viene considerata legge cardine dell'apprendimento associativo. La legge sulla frequenza, ebbe un duro colpo da parte di Thorndike che con i suoi esperimenti giunse alla conclusione che non da nessun apporto. Concetti come l'abitudine, il condizionamento operante di Skinner, il concetto di apprendimento affermato dalla Gestalt hanno portato un ridimensionamento del valore dell'esercizio pratico nella didattica e studio.
Per valutare il ruolo della frequenza nell'apprendimento e nella ritenzione bisogna valutare:
-la ritenzione stabilisce la forza associativa oppure i processi di apprendimento e ritenzione di realizzano simultaneamente? In tal modo ci domandiamo se la frequenza è connessa al processo di apprendimento-ritenzione oppure se il miglioramento operato dalla ripetizione è una conseguenza.
-la frequenza influenza l'apprendimento e la ritenzione?
La frequenza non è una condizione necessaria per l'apprendimento significativo, importante è la lettura per un apprendimento più complesso. L'esercizio pratico invece fa molto in quanto sono presenti feed-back e continuità.
La frequenza ha un effetto proprio e particolare sull'apprendimento e ritenzione e non si può ridurre, ma anzi sommare alle prove precedenti e crea continuità. La frequenza però in situazioni di mancata motivazione non basta, idem in condizioni in cui mancano le condizioni di un a conoscenza precedente.
Molti studi sono stati fatti sul progressivo incremento dell'apprendimento e sull'importanza della frequenza. Molti studiosi che negano che la frequenza influenzi l'apprendimento e ritenzione non sembrano condizionati dalla curva dell'apprendimento.
Psicologi della Gestalt e della teoria del campo pensano che l'apprendimento si verifica improvvisamente
Gli esperimenti indicano che l'apprendimento è un fenomeno graduale e non discontinuo. Il processo di apprendimento e formulazione delle idee e complesso, avviene una rilavorazione delle informazioni che porta alla corretta formulazione di un ipotesi che si manifesta con l'emergere di una intuizione corretta. Se valutiamo l'ipotesi che l'apprendimento di verifichi in una sola volta, bisogna anche considerare che è presente un interazione con il rinforzo, la conoscenza dei risultati, feed-back. Non viene sostenuta e portata avanti l'idea per cui, i miglioramenti nell'apprendimento avvengono in maniera uniforme, ma si è convinti invece che ulteriori ripetizioni aumentano la forza associativa delle informazioni acquisite.
La ripetizione e importante per avere una padronanza dell'apprendimento. In un apprendimento sequenziale il primo apprendimento che si ha influenza i successivi, fornendo migliorie, stabilità e chiarezza. Ripetere il primo materiale appreso aumenta la chiarezza. Bisogna però fare una distinzione per quanto concerne l'apprendimento scolastico:
-i materiali in successione che sono logicamente dipendenti dai precedenti; in tal caso i materiali sono collegati in maniera logica uno all'altro e il materiale è collegato, di conseguenza è indispensabile avere una conoscenza iniziale per proseguire nell'acquisizione di nuove informazioni;
-materiali sempre in successione ma che sono logicamente indipendenti dalle precedenti assimilazioni; in questo caso invece non occorre la conoscenza di un materiale iniziale per imparare
un materiale successivo.
Il materiale logicamente dipendente dai precedenti, presuppone lezioni successive l'una altra con un ripasso della prima lezione o della lezione precedente.
Studi recenti sono stati fatti sullo studio di materiali non logicamente indipendenti e sull'influenza che aveva l'acquisizione di prime informazioni rispetto alle seconde. Si faceva leggere del materiale ai soggetti in merito alla fisiologia e successivamente del materiale di clinica, ma si notò che la lettura del primo materiale non facilitava l'apprendimento del secondo.
Quando si ha una dipendenza logica, il materiale appreso inizialmente dovrebbe prima di tutto essere presente nella nostra memoria e in secondo luogo determinare l'apprendimento del materiale appreso successivamente; ma ciò avviene solo se la prima informazione immagazzinata è chiara e stabile.
Diviene anche del tutto rilevante, se il soggetto prima di venire a contatto con il secondo materiale che deve essere appreso, sia esposto all'utilizzo anche se in contesto diverso del primo materiale; ciò diverrà rilevante con una ritenzione prolungata del primo materiale, direttamente sul secondo.
Prove confermano come l'esercizio pratico dilazionato nel tempo sia più produttivo; ma la sua efficacia dipende da fattori come età del soggetto e difficoltà del compito. In tal modo l'esercizio pratico distribuito è utile per chi ha difficoltà di apprendimento, rimanere attento per lungo tempo; viene facilitato così sia l'apprendimento meccanico che significativo.
Il ripasso del materiale attraverso una rilettura ne facilita la ritenzione, questo perchè rievoca nel soggetto del materiale presente nella memoria che deve essere richiamato alla mente.
Leggi di Jost affermano che tra due associazioni di uguale forza, la più vecchia trae più vantaggio quando viene ripetuta e che quest'ultima viene ricordata più a lungo. A dimenticanza precedente ha un effetto immunizzante perchè l'esperienza di apprendimento e gli sforzi che vengono fatti rendono chiare le aree di debolezza e confusione, di conseguenza il soggetto ha a disposizione i mezzi per ovviare a ciò.
La teoria della dimenticanza non può essere utilizzata nell'ambito dell'apprendimento e ritenzione, in quanto l'esercizio pratico distribuito nel tempo crea dimenticanza in ciò che viene appreso. Inoltre l'esercizio pratico distribuito è più effiacie quando devono essere apprese liste di sillabe senza un senso preciso. Studi si Youtz dimostrano come si fanno meno errori a ricordare parti centrali di sillabe senza senso, che quelle centrali di sillabe apprese recentemente. Noie e fatica influenzavo meno l'apprendimento meccanico rispetto a quello significativo, dove è presente l'interesse diretto del soggetto.
La metodologia pratica si occupa della sistemazione ordinata di prove indipendentemente dalla distribuzione nel tempo delle prove e intervalli. Si riferisce a:
-tempo che intercorre dalla presentazione del materiale e verificare
-tipo di risposta (aperta, chiusa a risposta multipla) che viene utilizzata nella prova
-organizzazione delle prove, parziali o sull'intero apprendimento che vengono fatte
-tempo di presentazione di un nuovo materiale.
Nell'apprendimento ricettivo, il compito di apprendimento consiste nel riorganizzare il materiale già appreso, oppure sottoporre lo studente a prove successive che gli permettono di riportare alla mente informazioni già acquisite, anche mediate l'uso di suggerimenti. Tale riproposta del materiale permette al soggetto di facilitare l'apprendimento e la ritenzione meccanici; in quanto i feed-back vengono ripresentati e stabilizzano rendendo più chiaro il materiale. Ciò permette al soggetto di mettere a fuoco determinati aspetti non chiari del materiale.
Se si parla di apprendimento meccanico, è utile nelle prove l'utilizzo di suggerimenti in quanto rendono più produttivo lo studio e il soggetto percepisce la necessità di soffermarsi su un argomento piuttosto che un altro.
Suppes e Ginsberg studiarono come la correzione espilicità di errori in matematica nei bambini di sei anni facilita l'apprendimento di concetti. Effettivamente però risposta espicita o implicita non hanno rilevato risultati diversi:
-risposta elaborata o scelta tra più alternative: prova nata per riflettere il soggetto e indurlo a dare risposte errate. La risposta esplicita non è vantaggiosa nell'apprendimento significativo. Diviene importante chiarire le diverse idee del soggetto.
-suggerimento e informazione: le risposte date dal soggetto, possono non avere aiuti o avere un suggerimento graduato. L'informatore deve prevedere dei suggerimenti che diminuiscono nel soggetto la probabilità di dare una risposta, attraverso la scoperta autonoma. Possibile è anche l'utilizzo di una scoperta guidata, dove verranno utilizzate delle interrogazioni retoriche e esempi che portano il soggetto a dare una risposta corretta.
Il suggerimento diviene più importante delle prime fasi dell'apprendimento e nella conferma di esercizi che vengono fatti in periodi brevi.
-riattivazione letterale nella memoria o riformulazione della risposta: si possono utilizzare frasi per incoraggiare una memoriale letterale del materiale memorizzato. Anche se su questo sono venuti a mancare dei veri e propri studi con materiale empirico.
Esercitarsi su un compito in maniera globale o separata ha i suoi vantaggi e svantaggi. Nessuno dei due metodi e l'applicazione ed efficacia di un rispetto all'altro varia in base al materiale utilizzato e alla difficoltà di quest'ultimo.
-metodo globale: al soggetto è più chiaro il rapporto di ciascuna parte del materiale. Tale metodo è utili e quanto il materiale che deve essere appreso ha una continuità. È utile quando il materiale da apprendere non supera il materiale che solitamente il soggetto è abituato a memorizzare.
-metodo suddiviso: il soggetto ha la visione di come funziona perfettamente una determinata parte, in tal modo anche la difficoltà del materiale viene suddivisa e il soggetto sarà più incoraggiato nel procedere nell'apprendimento del materiale. Occorre meno tempo nell'apprendere due compiti brevi. Tale metodo è utili quando il materiale che deve essere appreso supera la soglia del materiale che il soggetto riesce ad assimilare.
Le prove possono essere adattate in base ai successi o insuccessi del singolo;esistono tre tipi di prove:
-programma che prevede risposte strutturate, in modo che il soggetto è posto ripetutamente allo stesso item o viene sottoposto a materiali correttivi, finchè non si arriva a dare una risposta corretta.
-programma che prevede molteplici possibilità di scelta, anche qua finchè il soggetto non arriva a dare una risposta corretta.
-programma indifferenziato, dove la prova è indefinita per tutti i soggetti.
Il metodo ramificato, ovvero che prevede prove che portano il soggetto a dare una risposta corretta è di gran lunga superiore a quello lineare, perchè assicura la padronanza dei concetti appresi; quello lineare invece richiede uno sforzo a tutti i soggetti.
Skinner sostiene che il consolidamento del materiale appreso può essere assicurato anche senza la ripetizione per compiti di piccole dimensioni.
Studi sui bambini, hanno messo in evidenza come quest'ultimi riescano ad apprendere facilmente attraverso l'esperienza diretta; soggetti adulti che hanno acquisito concetti astratti di base riescono a percepire nuovi concetti anche astratti anche attraverso astrazioni verbali.
I fautori dei programmi attivi cercano di oltrepassare sulla monotonia dell'esercitazione puntando sulle varie sfaccettature dei compiti. Pare che un efficace apprendimento di abilità sia un intermediazione tra il sovrapprendimento di particolari esempi presenti all'interno del compito e un adeguata esposizione alle diversità presenti nel compito stesso.