Capitolo 10. Fattori motivazionali e apprendimento (Mara Gregorio)
FATTORI MOTIVAZIONALI E APPRENDIMENTO.
Per l’apprendimento è necessaria la motivazione? Le risposte sono diverse e opposte tra loro.
A livello umano, il desiderio di conoscenza come fine in se stesso è più importante ed è la motivazione cognitiva. Questa punta a voler affermare di possedere delle conoscenze, di formulare ipotesi e di risolvere problemi. L’interesse conoscitivo è una delle tre componenti che fanno parte di questo tipo di motivazione insieme alla voglia di affermazione personale e del desiderio di appartenenza (componente affiliativa) . Sicuramente la voglia di affermazione porta al successo scolastico e alla maturazione della persona da un lato, mentre dall’altro l’eccessivo desiderio di affermazione personale può essere limitato e il soggetto ad un tratto non manifesta più desiderio di imparare.
Il campo cognitivo può essere accentuato da variabili motivazionali e attitudinali nell’apprendimento ricettivo. Queste due variabili, poi, influenzano i risultati della ritenzione perché hanno a che fare con gli aspetti riproduttivi della memoria.
L’apprendimento degli studenti è un argomento molto seguito, soggetto di molte ricerche in educazione e pertanto sono state evidenziate anche alcune componenti che possono influenzare tale argomento. Tra questi troviamo sicuramente i premi (consapevolezza della buona riuscita dell’apprendimento)che, riassumendo, possono:
v costituire degli incentivi, servire a dare senso ai problemi mettendo in relazione una sequenza specifica o una struttura di risposte con uno scopo specifico.
v Servire ad accrescere la motivazione
v Aumentare la probabilità di una risposta “sensibilizzando”selettivamente. Si parla quindi di una riduzione del bisogno, ovvero la sua temporanea soddisfazione, che apre il dibattito sul fatto che ciò costituisca o meno un rinforzo selettivo.
A riguardo c’è il lungo e acceso dibattito sul fatto che se la riduzione di un bisogno(la sua temporanea soddisfazione) costituisca o meno un rinforzo selettivo sull’apprendimento che riduca l’stanza e il modo in cui questo effetto viene mediato.
Tra questi fattori influenzabili ci sono anche le punizioni che, intese come mancanza di premi , possono:
v Strutturare e dare un senso ad un problema :l’individuo impara quali sono le risposte che non ricevono premi e viene punito.
v Indebolire le motivazioni che stimolano io comportamento che viene punito.
v Diminuire la probabilità del ripetersi di una risposta.
L’esperienza ed il timore di punizioni producono notevoli motivazioni negative.
Sicuramente nell’apprendimento deve essere presente anche la volontà che ha un ruolo prevalente, ma più importante ancora è la volontà di ricordare per facilitare la ritenzione di materiale verbali appresi significativamente anche se a riguardo ci sono dimostrazioni sperimentali ambigue.
Nell’ambito scolastico non dobbiamo dimenticarci che di primaria importanza è la trasmissione di valori e atteggiamenti della nostra cultura.
Recentemente è stato dimostrato che i fattori cognitivi , insieme a quelli affettivi, possono spiegare gli effetti differenziati degli atteggiamenti positivi e negativi per l’apprendimento di materiale controverso. Quest’affermazione ha come base di partenza la formulazione teorica che esalta la struttura attitudinale,intesa come motore che favorisce o inibisce l’apprendimento di contenuti controversi. Su tale argomento ci sono numerose ricerche che confermano ciò, condotte da nomi di spicco.
Non con la stessa sicurezza sono stati gli studi effettuati sugli effetti della struttura attitudinale sulla ritenzione, per cui non si può scartare in modo sicuro che le differenze selettive della ritenzione fossero imputabili completamente agli effetti degli atteggiamenti sull’apprendimento.
Concludendo, potremmo riassumere che la motivazione nella classe è tanto un effetto quanto una causa dell’apprendimento, bisogna rendere sempre più esplicito possibile lo scopo di un particolare compito in apprendimento e utilizzare al massimo gli interessi e le motivazioni che già esistono. Inoltre si deve prestare molta attenzione a incentivare al massimo l’interesse conoscitivo suscitando curiosità, aiutare gli allievi a proporsi delle mete realistiche mettendo alla prova le loro conoscenze e infine utilizzare le motivazioni estrinseche e negative evitando gli eccessi.