CONTESTO/LIVELLO
DI SCOLARITA’
L’unità didattica si può
collocare:
in un triennio di un Istituto Tecnico Industriale per periti chimici,
nell’ambito della disciplina “Tecnologie chimiche e processi”, per esempio in una classe IV.
in un triennio di un Istituto Professionale per Tecnico Chimico e
Biologico , per esempio in una classe V.
FINALITA’
DELL’INSEGNAMENTO
Lo studio della chimica industriale necessita la
conoscenza sintetica di elementi scientifici con elementi di natura più
propriamente tecnica ed economica e viene affrontata in “Tecnologie
chimiche”disciplina del triennio del corso di studi da perito chimico ed anche
degli istituti professionali per tecnico chimico e biologico.
La finalità dell’insegnamento è lo studio dei
processi industriali, favorendo sia gli aspetti teorici sia quelli pratici,
soffermandosi sui problemi caratteristici dell’ industria chimica, sulle norme
vigenti sull’ impatto ambientale e sugli aspetti economici.
I processi industriali sono raggruppati in funzione
delle reazioni fondamentali sulle quali si basano:
ossidazione, riduzione, polimerizzazione,
carbonilazione, idrogenazione,idratazione, alchilazione, nitrazione,
solfonazione, alogenazione, industria petrolifera e petrolchimica, industria
dell’ azoto e la qualità delle acque con processi per il loro trattamento.
In questa unità didattica è importante favorire:
l’ interazione tra i processi chimici e la termodinamica e la cinetica;
collegare la teoria e la pratica dei vari processi industriali;
giustificare la scelta di certe tecniche industriali connesse al
risparmio e ad un minor inquinamento;
sensibilizzare gli studenti nei confronti di grandi problemi connessi
all’ industria, all’ ambiente e alle norme per la sicurezza.
OBIETTIVI TRASVERSALI
utilizzare una terminologia appropriata all’ argomento affrontato;
lavorare in gruppo, ma nello stesso tempo dimostrare di essere
autonomi;
rispettare gli altri;
rispettare il regolamento scolastico ed eventuali regole fissate dall’
insegnante;
aiutare compagni in difficoltà mediante il tutoraggio;
OBIETTIVI GENERALI
Saper collegare gli argomenti affrontati con le altre discipline;
Individuare i processi chimici, fisici e biologici nei vari processi
industriali;
Cercare di individuare il metodo più economico e meno inquinante in un
processo industriale.
OBIETTIVI SPECIFICI
Descrivere le caratteristiche delle acque in base alla loro
provenienza.
Descrivere i requisiti che devono possedere le acque destinate al
consumo umano ed alle principali applicazioni nell’ industria.
Definire la durezza, classificare i metodi di addolcimento ed
individuare lo specifico campo di applicazione
Distinguere le varie tipologie merceologiche di acque minerali dalla lettura dell’etichetta.
Descrivere il meccanismo di azione dei coagulanti e dei polielettroliti
organici.
Descrivere i principi in base ai quali agiscono le resine scambiatrici e
gli impianti di osmosi inversa
Confrontare i campi di applicabilità
delle varie tecniche di eliminazione dei solidi disciolti.
Scegliere e motivare il ciclo di
trattamenti per ottenere acque di requisiti opportuni a partire da determinate caratteristiche (potabilità, acque per caldaia ).
OBIETTIVI MINIMI
Conoscere in modo sintetico le principali tecniche
di trattamento delle acque sia per uso civile, sia per uso industriale;
Saper individuare i trattamenti più adeguati e più economici.
DESCRITTORI DELLE COMPETENZE
Alla fine del modulo l’allievo:
deve saper descrivere un
impianto chimico;
deve saper descrivere le principali reazioni inorganiche prese in considerazione;
deve saper indicare il metodo di depurazione più appropriato.
PREREQUISITI
Equilibri di dissociazione;
prodotti di solubilità;
calcoli stechiometrici;
leggi sui gas;
conoscenza della simbologia Unichim per descrivere i vari impianti;
TEMPO PREVISTO PER LO SVOLGIMENTO DEL MODULO:
Prevedo per lo svolgimento dell’ intero modulo, dalla
verifica dei prerequisiti, alla verifica sommativa almeno 15 ore di lezione
così ripartite:
1 ora per valutare i
prerequisiti mediante una prova semistrutturata con votazione che non verrà
considerata ai fini della media;
9 ore di lezione frontale dialogata e
partecipata, favorendo la peer education;
2 ore di verifica formativa con domande
rivolte alla classe alla conclusione della spiegazione;
2 ore di verifica sommativa che consisterà in
una prova semistrutturata scritta con domande chiuse ed aperte ma con un numero
limitato di righe da rispondere; ad ogni esercizio verrà assegnato un punteggio
che verrà comunicato agli allievi all’ inizio della verifica, per
responsabilizzarli nella preparazione;
1 ora di attività di recupero utilizzando la
correzione della verifica come ripasso generale ed utilizzando degli schemi per
fissare ulteriormente i concetti.
A queste potrebbero essere aggiunte, se
necessarie, altre 2 ore per il recupero, oppure, in alternativa 2 ore per
l’approfondimento.
METODOLOGIA
Le lezioni verranno attuate
con una didattica di tipo frontale dialogata, per sollecitare continuamente l’
interesse degli allievi, altrimenti c’è il rischio che si distraggono e non riescono
a collegare i vari argomenti trattati.
Per alcuni argomenti
particolarmente complessi, potrà essere utile la peer education, in quanto gli
alunni sono in grado di spiegare usando una terminologia più semplice.
Per eventuali
approfondimenti potrà essere utile una ricerca su internet, o su riviste
specializzate, soffermandosi maggiormente sui problemi ambientali.
ESPERIENZE OPERATIVE
In laboratorio potranno venir effettuate analisi
sulle acque, per determinare i parametri essenziali per la potabilizzazione.
Usare l’assorbimento atomico per individuare i
cationi presenti, usare i metodi ufficiali per la determinazione degli anioni
presenti, determinare il residuo fisso, la quantità di ossigeno disciolto, il
pH e la conducibilità.
Fare delle visite guidate agli impianti di
potabilizzazione; insegnare come avvengono i prelievi dei vari campioni.
VERIFICA:
Formativa in itinere: ritengo importante delle
verifiche orali al termine di ogni lezione, per capire se l’argomento è stato
assimilato e se ci sono eventuali carenze in certi punti.
Ovviamente gli alunni sono chiamati a caso e non
vengono valutati, se si trovano in difficoltà si richiede l’intervento dei
compagni per aiutarli a comprendere l’ argomento trattato.
Sono molto importanti sia gli schemi alla lavagna,
sia i disegni degli impianti, per permettere a tutti di effettuare un ripasso e
di fare continuamente il punto della situazione, per renderli partecipi su dove
vogliamo condurli.
Sommativa: alla conclusione del modulo
per verificare le conoscenze degli allievi, verrà effettuata una prova
semistrutturata costituita da: domande chiuse ( esempio vero o falso e
giustificare le domande false in modo che siano vere); domande aperte (devono
rispondere in poche righe) per verificare la capacità di interpretazione, di
sintesi e di terminologia appropriata.
Ogni domanda avrà un punteggio che verrà
esplicitato al momento della verifica, cercando di far raggiungere facilmente
gli obiettivi minimi.