Le sfide per sviluppare microbicidi
Molti prodotti chimici uccidono l’HIV. E’ necessario però che il microbicida uccida l’HIV senza causare irritazioni e disagi. I ricercatori, infatti, durante lo studio con lo spermicida Nonoxynol-9 usato come microbicida di HIV, si sorpresero quando trovarono un aumento della trasmissione del virus tra le persone, causata probabilmente da lesioni vaginali e infiammazioni che hanno reso più facile il passaggio di HIV (nonostante durante le prove in laboratorio Nonoxynol-9 avesse ucciso il virus).
Affinché un microbicida possa essere messo in commercio, bisogna verificare che sia sicuro, efficace, accettabile e acquistabile e, nel migliore dei casi, potrebbe fornire una protezione anche per diversi giorni o addirittura settimane.
Come si effettuano le prove di laboratorio
Tutti i vaccini e i microbicidi devono superare tre fasi prima di essere considerati sicuri ed efficaci; la prima fase dura solitamente 12 – 18 mesi mentre l’ultima può durare anche 3 o 4 anni prima di essere completata. La maggior parte dei volontari devono essere HIV-negativi all’inizio delle prove ma è importante anche verificare la sicurezza in coloro che sono già infettati.
La prima fase coinvolge un piccolo numero di volontari per verificare la sicurezza di vari dosaggi;
la seconda fase fa partecipare centinaia di volontari per valutare ulteriormente la sicurezza e le risposte positive;
nella terza fase si fanno partecipare migliaia di volontari per verificare la sicurezza e le prove di efficacia dei vaccini per l’AIDS e dei microbicidi che sono rese difficili dall’obbligo etico di fornire profilattici e dal consigliare prevenzione a tutti coloro che partecipano alle prove.
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