Il concepimento in coppie siero discordanti
Per quanto riguarda il concepimento di un figlio in coppie siero discordanti (coppie nelle quali solo uno dei due partner è sieropositivo), è sconsigliato ricorrere al tradizionale rapporto sessuale in quanto il partner infetto può sempre trasmettere il virus al partner sano. Quando è la donna ad essere infetta dall’HIV, il virus può essere trasmesso anche al feto durante la gravidanza o il parto
[I1].
Il rischio di contagio, per singolo rapporto, dipende dall’infettività del soggetto sieropositivo e dalla ricettività genitale del partner per il virus; i soggetti con un’elevata immuno-depressione, o con infezioni genitali, possono essere più infettanti poiché possiedono una maggiore carica virale seminale, mentre i soggetti in terapia antiretrovirale possono avere una diminuizione del contenuto virale dell’eiaculato e di conseguenza una minore possibilità di infettare il compagno.
La donna che presenta infezioni cervico-vaginali, o lesioni delle mucose genitali, facilita sia la recettività che la trasmissione del virus.
Nel caso in cui, comunque, la coppia sia fortemente motivata ad avere un bambino, e sia la donna sieropositiva, la fecondazione può essere raggiunta ugualmente senza rapporto sessuale, tramite la deposizione in vagina di sperma raccolto in un preservativo. Più complesso è il concepimento nelle coppie in cui sia l’uomo sieropositivo: l’infezione può avvenire per lo sperma infetto. Per questi casi le procedure da effettuarsi per ottenere il concepimento senza infezione della donna e del feto consistono nella:
rimozione della frazione virale presente nel plasma seminale attraverso il metodo dello “sperm washing” (lavaggio del seme) che prevede tre centrifugazioni su gradiente del campione seminale fresco;
successivo recupero degli spermatozoi capaci di migrare alla superficie del terreno di coltura;
valutazione in PCR (Reazione Polimerasica a Catena) della rimozione, dal preparato finale, del virus HIV
[I1].
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