Molti studiosi ( Blume, Pohlman, Schnabel, Meinel) hanno cercato di individuare queste capacità elaborando una serie di classificazioni.
Secondo la classificazione di Blume, alla quale ci atteniamo, esistono sette capacità coordinative:
La capacità di accoppiamento e combinazione
La capacità di differenziazione sensoriale
La capacità di equilibrio
La capacità di orientamento
La capacità di ritmo
La capacità di reazione
La capacità di trasformazione dei movimenti
Esse sono strettamente legate alle capacità di coordinazione generale.
4.1L’ ACCOPPIAMENTO E LA COMBINAZIONE DEI MOVIMENTI
Questa capacità ti permette di collegare tra loro diverse abilità e di realizzare un movimento in cui è necessario coordinare, contemporaneamente o in successione, movimenti di singole parti del corpo per esempio, nel nuoto a delfino, l’accoppiamento dell’azione di braccia e gambe o combinare singole azioni per esempio, l’azione di rincorsa, battuta, stacco e schiacciata nella pallavolo.
4.2LA DIFFERENZIAZIONE SENSORIALE
Questa capacità svolge un ruolo centrale nella costruzione di un proprio schema del movimento e nella sua regolazione e correzione. Consiste nella capacità di distinguere e selezionare le corrette percezioni ( cinestetiche, temporali e spaziali ) che ti permettono di dosare in maniera ottimale l’impegno muscolare per realizzare l’azione desiderata.
4.3L’EQUILIBRIO (IT 1) (FR 1) (ES 1) (ES 2)
E’ la capacità che utilizzi per mantenere o ripristinare una posizione stabile del corpo, sia da fermo che in movimento.
Si distingue tra equilibrio:
Statico, quando mantieni una posizione come, per esempio, la postura eretta (IT 1) ( in questo caso il tuo baricentro cade all’interno dell’area d’appoggio dei piedi);
Dinamico, che varia col variare della posizione delle parti del corpo;
Di volo, quando il tuo corpo non si appoggia né a terra, né a un attrezzo.
Ogni sport necessita di un equilibrio particolare ed è per questo motivo che esso è inserito tra le capacità coordinative speciali: poiché occorre mettere in atto differenti e specifiche capacità. L’equilibrio richiesto a un canoista è differente da quello richiesto a una ginnasta o a uno sciatore.
4.4L’ORIENTAMENTO SPAZIO TEMPORALE (IT 1) (ES 1)
E’ la capacità di organizzare il movimento nella dimensione spazio-temporale in cui agisci grazie alle informazioni visive e cinestetiche, cioè quelle provenienti dai muscoli e dalle articolazioni (IT 1) (EN 1) . Sono esse che ti permettono di organizzare o variare le posizioni e i movimenti del corpo nello spazio e nel tempo, non solo rispetto a te stesso, ma anche rispetto a compagni, avversari o attrezzi.
4.5IL RITMO
Ogni forma di movimento possiede un proprio ritmo di esecuzione fatto di durate, pause, velocità e intensità. Con la capacità di ritmizzazione (IT 1), cioè di organizzazione del ritmo, puoi acquisire il ritmo base di un movimento e adattarlo al tuo schema di movimento. Puoi adattarti a un ritmo proveniente dall’esterno, come un brano musicale come quando balli oppure riprodurne uno tuo che hai interiorizzato con la pratica e che sei in grado di ripetere autonomamente.
4.6LA REAZIONE (IT 1)
E’ la capacità di iniziare ad eseguire un’azione motoria in modo corretto e appropriato in risposta a un segnale che può essere acustico, visivo o tattile. Se conosci qual è il segnale a cui devi reagire ( come quando l’insegnante fischia per dare la partenza in una gara di corsa) la tua è una reazione semplice. Se invece sai di dover reagire a un segnale, ma non sai bene né quando sarà dato né quale sarà, la tua reazione sarà più lenta e verrà definita complessa.
4.7LA TRASFORMAZIONE DEI MOVIMENTI
Consiste nel saper percepire o prevedere possibili variazioni di situazione che intervengono durante lo svolgimento di un’azione ( per esempio, in pallone che viene deviato o il terreno che diventa improvvisamente scivoloso) e nel riuscire a modificare opportunamente l’azione già avviata. E’ una capacità strettamente legata alla fantasia motoria, perché ti permette di risolvere in modo creativo un problema motorio mai affrontato prima. Tuttavia, per poter trovare la giusta soluzione la fantasia non basta: occorre anche possedere un discreto bagaglio di esperienze.