Progettare con il metodo induttivo
Proposta
di attività di riflessione linguistica basata su un approccio di tipo induttivo
Esercitazione in classe
Obiettivi:
-
stimolare la riflessione linguistica
- studiare la lingua in situazione (anche se si tratta di una situazione
ricostruita in aula
-
scoprire e imparare le regole d’uso degli aggettivi e dei pronomi
dimostrativi
Prerequisiti:
Le lezioni
proposte avranno come argomento l’uso dei pronomi e degli aggettivi
dimostrativi, si suppone, quindi, che la classe abbia affrontato in precedenza
lo studio di queste due parti del discorso (caratteristiche dell’aggettivo e
caratteristiche del pronome in generale).
Destinatari:
L’attività
viene proposta per una classe prima della scuola secondaria di primo grado.
Tempi
di esecuzione:
4 unità:
le prime due verranno dedicate alla riflessione sulle differenze d’uso di questo e quello, la terza e la quarta unità saranno invece destinate
allo studio del dimostrativo codesto.
Metodologia didattica:
Nello
svolgimento dell’attività didattica proposta verrà adottato un approccio di tipo
induttivo allo studio della grammatica. Questo approccio ha lo scopo di portare
gli studenti a scoprire il funzionamento di una regola grammaticale prima
dell’enunciazione della stessa da parte dell’insegnante.
Descrizione dell’attività:
I
lezione (durata 2 unità)
All’inizio
della lezione l’insegnante spiega agli studenti che, quella mattina, durante
l’ora di grammatica, si trasformeranno in “detective della lingua”. Infatti
ognuno di loro dovrà ascoltare e osservare attentamente i dialoghi che verranno
presentati in classe, e cercare gli “indizi” utile a scoprire alcune regolarità
della lingua in rapporto all’uso di questo, quello e codesto.
La classe
viene quindi divisa in gruppi, composti da circa 5 studenti. Ogni gruppo è
invitato a “mettere in scena” alcuni dialoghi forniti dall’insegnante. I
dialoghi sono formati da brevi scambi di battute costituite da frasi contenenti
pronomi e aggettivi dimostrativi.
In
particolare, si tratta di una dozzina (circa) di situazioni comunicative così
suddivise:
- due in cui viene usato il dimostrativo “questo” (n. 1, n. 2)
- due in cui viene usato il dimostrativo “quello” (n. 3, n. 4)
- due in cui sono presenti sia “questo” che “quello” (n. 5, n. 6)
-
tre in cui viene usato il dimostrativo “codesto” (n. 7, n. 8, n. 9)
- tre, uguali alle precedenti, in cui il dimostrativo “quello” sostituisce
“codesto” (n. 10, n. 11, n. 12).
Ogni
gruppo riceve due o tre scenette da interpretare.
Dopo la
presentazione delle prime quattro scenette ( n. 1, n. 2, n. 3, n. 4), gli alunni
sono invitati a ipotizzare, sulla base di ciò che hanno ascoltato e visto, le
“regole” d’uso dei due dimostrativi “questo” e “quello”. La riflessione viene
stimolata attraverso alcune domande guida. Le ipotesi formulate dai ragazzi sono
utili per completare una scheda preparata in precedenza dall’insegnante.
A questo
punto un gruppo di studenti presenta alla classe le due “scenette” relative
all’uso, all’interno dello stesso dialogo, di “questo” e “quello”.
Al termine
della rappresentazione l’insegnante fa notare agli alunni che talvolta, in uno
stesso dialogo, questi due dimostrativi sono usati per riferirsi al medesimo
elemento, invitandoli a riflettere e a esplicitare le ragioni di questo
“fenomeno” che hanno osservato(vedi situazione n. 6). Gli studenti cercano
nuovamente di ipotizzare, riformulare, precisare le norme d’uso di “questo” e
“quello”.
Ogni
gruppo legge poi le ipotesi scaturite dall’osservazione e dalla riflessione e le
confronta con quelle proposte dai compagni. Con la guida dell’insegnate e
aiutandosi con le schede completate dai gruppi durante la lezione, gli studenti
cercano di arrivare a una formulazione corretta e completa delle “regole” d’uso
dei due dimostrativi studiati. La “regola” trovata viene scritta sul quaderno.
L’insegnante assegna agli studenti un breve esercizio da svolgere a casa per
rinforzare le conoscenze acquisite nel corso della lezione. Gli allievi dovranno
formulare 5 frasi in cui siano presenti sia questo (usato come aggettivo
o come pronome) che quello (usato come aggettivo o come pronome).
II
lezione (durata 2 unità)
La seconda
lezione si apre con la correzione dei compiti assegnati nell’incontro
precedente. Terminata questa attività iniziale l’ora prosegue con la
presentazione del dimostrativo codesto.
La
riflessione viene nuovamente stimolata attraverso la “messa in scena” di tre
brevi dialoghi contenenti questo dimostrativo. Al termine della rappresentazione
l’insegnante domanda agli allievi se conoscono già questo termine, se capita
loro di usarlo nella vita quotidiana o se piuttosto il sentirlo pronunciare dai
compagni non abbia suscitato in loro un po’ di ilarità. Questi quesiti
dovrebbero spingere i ragazzi a riflettere sul fatto che si tratta di una parola
ormai caduta in disuso. Gli alunni sono poi nuovamente chiamati a ipotizzare le
regole d’uso di “codesto”, guidati da alcune domande presenti sulla scheda
consegnata nel corso della prima lezione e a scrivere le loro riflessioni.
L’attività prosegue con la “messa in scena” degli ultimi tre dialoghi (n. 10, n.
11, n. 12). Essi sono quasi uguali ai precedenti, ma il dimostrativo “codesto”
risulta sostituito da “quello”. La docente domanda allora alla classe se,
attraverso queste “sostituzioni”, i dialoghi precedenti sembrano loro meno
“antichi” e meno formali. Dopo un breve scambio di opinioni i ragazzi sono
invitati a completare l’ultima parte della scheda confrontando l’uso dei
dimostrativi “codesto” e “quello” nelle ultime sei scenette presentate.
Segue uno scambio di opinioni sulle ipotesi d’uso riscontrate dai diversi
gruppi. L’attività si conclude con la formulazione della norma d’uso del
dimostrativo “codesto”. La “regola” trovata viene scritta sul quaderno.
L’insegnante assegna agli studenti un breve esercizio da svolgere a casa per
rinforzare le conoscenze acquisite nel corso della lezione. Gli allievi dovranno
formulare 5 frasi in cui sia presente il dimostrativo codesto (usato come
aggettivo o come pronome).
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