GLICOGENO
[I26][I28][I31][F28][F31][F33][Es28][Es29][Es35][En32]
GLICOGENO
Polisaccaride che
costituisce un piccolo ma importante materiale di riserva
energetica [Es33][En28] presente nel tessuto animale, esso assolve alla
stessa funzione
dell’amido presente nel mondo vegetale.
Proviene per lo più
dall’amido ingerito dagli organismi animali con gli alimenti,
attraverso la sua
demolizione a glucosio e successiva sintesi del glicogeno stesso [I27].
Tuttavia la quantità di
glicogeno presente negli alimenti è irrilevante, in quanto dopo la
morte
dell’animale esso viene rapidamente idrolizzato liberando le singole
molecole
di glucosio.
Strutturalmente [F29][Es34][En26][En30][En31] assomiglia di più
all’amilopectina che all’amilosio,
anche se le molecole risultano molto più ramificate e con catene più
corte
(8-18 unità di D-glucosio ciascuna).
Depositato sotto forma di
granuli, ai quali sono saldamente legati gli enzimi
responsabili della
sintesi e degradazione del polimero, esso è presente in prevalenza nei
muscoli
e nel fegato.
Nel fegato
raggiunge un peso molecolare di circa 5000000, corrispondenti a circa
30000
molecole di D-glucosio, ed è presente in quantità che può arrivare al
7% del
massa di tessuto epatico; ma costituendo 1/3 del contenuto totale
dell’organismo.
Nel muscolo ha
invece un peso molecolare di 1000000 con circa 6000 unità di D-glucosio
ed il
contenuto nella massa muscolare è percentualmente minore (1-2%); ma
complessivamente, tenuto conto della massa maggiore di tessuto
muscolare
rispetto a quello epatico, rappresenta i 2/3 del quantitativo totale
dell’organismo.
Anche le finalità
[I29][I33][En27][En29] dei due depositi sono diverse.
Infatti il glicogeno epatico
serve a mantenere costante la glicemia, mentre quello muscolare
ha
funzione energetica. Il tutto è reso possibile da continui passaggi
dalla forma
monometrica a quella polimerica e viceversa attraverso i processi di
glicogenesi: da
glucosio a glicogeno
glicogenolisi: da
glicogeno a glucosio.
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