La chimica delle parole
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Gli argomenti del verbo: classificazione degli argomenti in base alle loro
valenze
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Verbi polisemici: le diverse strutture argomentali del verbo
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Verbi copulativi e verbi predicativi: le diverse strutture argomentali
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Gli argomenti nominali e gli argomenti frasali
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La struttura della frase
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Verifica
SUGGERIMENTO: per iniziare, è meglio partire da verbi che abbiano un'elevata
frequenza d'uso: tutti i ragazzi sapranno rapportare a sé l'esempio presentato
dall'insegnante; solo dopo che sia stato ben acquisito il concetto di schema
argomentale, si potrà usare l'esercizio n. 1 per un lavoro di ampliamento del
repertorio lessicale.
1. GLI ARGOMENTI DEL VERBO
Dopo aver spiegato il modello di classificazione argomentale dei verbi, viene
data una serie di verbi che gli alunni devono ordinare secondo le diverse
strutture argomentali.
Consegna: classificare i verbi dati secondo la loro struttura argomentale
(i verbi possono essere avalenti, monovalenti, bivalenti, trivalenti,
tetravalenti):
Abbattere, abbeverare, accecare, barare…
Questo esercizio può avere anche la finalità di far acquisire vocaboli nuovi;
deliberatamente, nell'intervento in aula, si può proporre l'esercizio con il
lessico specifico di un'altra disciplina, per guidare i ragazzi
all'apprendimento della parola nel suo significato e nella sua struttura.
2. I VERBI POLISEMICI
Quando si illustra in classe la struttura del verbo, è facile che emergano
domande su altre possibilità d'uso dello stesso verbo. Ad esempio, se si prova a
spiegare che il verbo "mangiare" è un verbo bivalente, che richiede, oltre
all'argomento soggetto, un argomento oggetto, è probabile che emerga
l'osservazione della compiutezza del significato del verbo "mangiare" e, quindi,
della sua natura monovalente, in espressioni del genere "quando torno a
casa, mangio". Si potrà, così, avere l'occasione di spiegare quanto concreto sia
il concetto - tormento di molti studenti - della transività e
intransitività del verbo e di quanto questo concetto sia legato alla sintassi
all'interno della proposizione.
L'esercizio da somministrare potrà consistere
a) nel far costruire coppie di proposizioni in cui lo stesso verbo venga
usato con differenti significati.
Consegna: costruire coppie di frasi in cui il verbo abbia significato e
struttura differenti
Esempio: Verbo "affogare"
Significato
transitivo, struttura soggetto-verbo-argomento:
il cuoco affoga le uova
Significato intransitivo, struttura soggetto-verbo:
Zio Paperone affoga nell'oro
b) nel far costruire coppie di proposizioni a partire da una serie di verbi
dati
Consegna: costruire coppie di frasi in cui il verbo abbia
significato e struttura differenti a partire dai seguenti verbi: abbordare,
accampare, accostare, accusare….
3. I VERBI COPULATIVI
Se il modello valenziale propone attenzione al verbo nel suo significato,
quindi, alle sue potenzialità d'uso, è necessario che i ragazzi imparino in modo
chiaro la distinzione tra verbo predicativo e verbo copulativo: quest'ultimo
viene assimilato del tutto alla copula del predicato nominale. L'esercizio
consiste nel fornire uno schema di nucleo vuoto: i ragazzi dovranno riempirlo
con gli elementi della frase data.
Consegna: Riempire con gli elementi appartenenti alla frase data il
grafico vuoto.
Esempio: Caterina sembra divertita
La conseguenza più fortunata di questa proposta è che i ragazzi risolveranno
la loro assai diffusa avversione per il "complemento predicativo".
4. GLI ARGOMENTI NOMINALI E GLI ARGOMENTI FRASALI
A completare il significato di un verbo può essere un argomento rappresentato
da un nome o un argomento rappresentato da un'intera frase. Questo concetto può
far intuirei rapporti di dipendenza tra proposizioni: può essere usato per
introdurre la sintassi del periodo e per dimostrare la "forza attrattiva" del
verbo della proposizione principale, capace di reggere un'intera proposizione.
L'esercizio consisterà nel far costruire coppie di frasi con uno stesso verbo
che reggerà, nella prima, un argomento nominale, nella seconda, un argomento
frasale.
Consegna: Costruire coppie di frasi, la prima della quali usa una
struttura nominale, la seconda una struttura frasale.
Esempio: verbo Arrivare
Ho saputo del tuo arrivo ("del tuo arrivo" argomento nominale)
Ho saputo che sei arrivato ("che sei arrivato" argomento frasale)
La riflessione su questo tema rende anche immediato il significato di
proposizione oggettiva e soggettiva.
5. LA STRUTTURA DELLA FRASE
La frase viene presentata come un sistema organizzato attorno alla forza
centripeta del verbo; si distinguerà tra frase minima e frase espansa e si
dovranno riconoscere tutti gli elementi circostanti il nucleo primario.
l'esercizio relativo a questo tema è stato sviluppato nell'idea di proposta
didattica "Il sasso nello stagno".
6. VERIFICA
La serie delle unità di apprendimento si chiuderà con una verifica
dell'efficacia dell'intervento didattico.