Lo Strutturalismo di Luisella Agodi (gufix70@gmail.com), Alessandro Croce (alcroce@yahoo.it), Alessandra Morelli (morellialessandra@yahoo.it)

La reduplicazione

La reduplicazione [I] [E] [F] [ES] , proprietà invariante per eccellenza, riveste un’importanza fondamentale nello sviluppo del linguaggio, in quanto è il primo mezzo attraverso il quale, già nell’infanzia, è possibile dotare il fonema proferito di una funzione comunicativa.

Riprendendo la concisa formulazione di Lévi-Strauss, diremo che il fonema /pa/ non è che un rumore, mentre il suo raddoppiamento, /papa/ è già una parola. Duplicare è il metodo più elementare per accentuare enfaticamente il primo fonema, e conferire così ad esso un’intenzione significante. Si tratta di un processo che differisce per essenza da quello a cui dà adito una semplice sommatoria di suoni, in quanto il suono viene ad assumere il valore di un segno e si trasforma in un dispositivo di comunicazione.

La riproduzione non è dunque mera riproduzione, poiché il meccanismo di ripetizione diviene produttivo di differenza. Questa tesi ha, poi, fortemente influenzato autori come Deleuze [I1] [I2] [I3] [E1] [E2] [E3] [ES1] [ES2] [ES3] e Derrida, [I1] [I2] [E1] [E2] [E3] [F1] [F2] [ES1] [ES2] orientati a minare gli assunti di base dello strutturalismo attraverso una radicalizzazione dei suoi stessi dispositivi. Da questo punto di vista, risulta chiarificante l’accostamento con quanto avviene in un campo a prima vista molto distante, ossia quello dell’arte della caricatura.

Ciò che lega i processi del linguaggio sopra descritti con quelli che costituiscono il fenomeno caricaturale ha a che vedere essenzialmente con il tratto distintivo che i miti esibiscono come loro caratteristica fondamentale. L’intenzione caricaturale si nutre infatti dello sfruttamento enfatico di un’apparenza sensibile, ma tuttavia nulla è più lontano dalle sue intenzioni e finalità che la volontà di riprodurre semplicemente il modello. Il segno non viene costruito in vista di una funzionalità referenziale, i tratti enfatici costituiscono un sovrappiù che si innesta sulla semplice figurazione e la trasformano in elemento significante.

Con la caricatura ci si trasferisce immediatamente nel cosmo della significazione: si tratta infatti di una costruzione di secondo grado che non mima in maniera “neutra” un oggetto, bensì, nella sua accentuazione iperbolica, rimanda metalinguisticamente alla stessa funzionalità mimetica del disegno. Allo stesso modo, il mito rivela al suo interno una struttura di rimandi «che risulta dalla moltiplicazione di un livello per uno o più livelli diversi e che, come nella lingua, ha la funzione di significare la significazione».[Lévi-Strauss:445]

ESERCIZI

  • La reduplicazione è per Lévi Strauss:
    1. un procedimento tipico della linguistica
    2. un processo sommatorio che può essere applicato a più ambiti
    3. un modo di riprodurre il significato
    4. un processo in cui il suono assume un valore di segno e diventa dispositivo di comunicazione

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Edurete.org Roberto Trinchero