Alle origini del movimento di riforma della Chiesa: l'umanesimo cristiano
Negli anni precedenti la Riforma protestante, si diffonde e penetra in Europa un movimento che
trae origine dall'Umanesimo, ma se ne distingue per il particolare interesse nei confronti della
Sacra Scrittura e della riforma della Chiesa: tale movimento e' detto Umanesimo cristiano o
evangelico [E1][F1][Es1], perche' e' dal ritorno al Vangelo che esso si attende la riforma della Chiesa che
promuove.
Tale movimento trae ispirazione in generale dall'Umanesimo [I1][I2][E2][E3][E4][F2][F3][F4][F5][Es2], da cui riprende l'interesse per
l'antichita' classica, per l'edizione critica dei testi, per il restituire cioe' nella misura piu'
vicina possibile all'originale la cultura del mondo antico, liberandola da manipolazioni e
interpretazioni fuorvianti. Esso, pero', estende il suo interesse alle fonti letterarie del
Cristianesimo, ovvero ai Vangeli, agli altri scritti del Nuovo Testamento e a quelli dei Padri
della Chiesa, applicando al loro studio il metodo filologico, per attingere al testo originale e
all'originaria dottrina cristiana.
Possiamo affermare che la Riforma protestante sia in un certo senso preparata dall'esperienza
dell'Umanesimo cristiano: infatti, alla base di tale movimento si ritrova la medesima esigenza di
una riforma della Chiesa secondo lo spirito del Vangelo, dei costumi e della vita del clero che
animera' la riforma protestante.
Da tale movimento, la riforma protestante recuperera' il desiderio di un ritorno alla purezza
delle origini, il bisogno di una religione piu' conforme alle massime evangeliche e l'esigenza di
ristabilire l'autentico messaggio cristiano attraverso lo studio diretto dei testi sacri, senza
tener conto delle interpretazioni dei teologi.
Il rappresentante piu' autorevole di questo Umanesimo cristiano e' l'olandese Erasmo da Rotterdam [I3][F6][F7][E5][Es3][Es4]:
i suoi principali bersagli polemici sono l'intolleranza, il fanatismo, le superstizioni di una
religione solo formale ed esteriore.
Il suo ideale e' un cristianesimo ragionevole, che concili le influenze del mondo classico e l'insegnamento di Cristo, vissuto nel suo spirito originario.
Il contributo maggiore di Erasmo a questo ritorno alle fonti del cristianesimo fu la sua edizione critica del testo greco e latino del Nuovo Testamento.
Nella sua opera piu' famosa, l'Elogio della follia, Erasmo denuncia attraverso l'ironia, ma con
chiarezza, i mali della Chiesa (il lusso, la vita scandalosa, la corruzione e l'ignoranza del
clero).
Nonostante tale critica, egli non volle, comunque, separarsi dalla Chiesa di Roma: non pensava ad
una rottura con essa, quanto piuttosto a un suo rinnovamento basato sulla lettura della Bibbia e
e su una spiritualita' piu' interiore.
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Che cosa si intende con "Umanesimo cristiano"?
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Riassumi in poche parole la religione ideale di Erasmo da Rotterdam.
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