L’io elegiaco: un personaggio letterario
Molti
dei temi delle elegie tibulliane sono convenzionali. La poesia
di Tibullo č infatti contraddistinta dalla presenza massiccia di
situazioni, motivi, concetti e immagini presenti anche in altri testi, greci e
latini. Molti sono ad esempio gli influssi di Callimaco (I1)
(En1) e dell’epigramma
ellenistico, inoltre sono numerosi i punti di contatto con lo stesso Properzio (I1)
(En2).
Tra i toni comuni agli elegiaci sono riconoscibili numerosi topoi,
in particolare per quel che concerne la tematica amorosa.
Tibullo č
comunemente noto come poeta dei campi, della serena vita agreste. Eppure non
manca, nemmeno in lui, lo scenario abituale della poesia elegiaca, la vita
cittadina, sfondo degli amori e degli intrighi, degli incontri furtivi e dei
tradimenti.
Del
resto non occorre mai dimenticare che nelle sue elegie al di fuori di rari e
precisi riferimenti a fatti storici, la biografia reale č insondabile e
irrecuperabile, in quanto indissolubilmente mescolata con elementi letterari,
fittizi e convenzionali. Non bisogna lasciarsi ingannare dal carattere
soggettivo del genere elegiaco, spesso tanto rimarcato da suscitare nel lettore
una forte impressione di autobiografismo: colui che parla in prima persona č
anche e soprattutto un personaggio letterario, di cui sarebbe ingenuo (oltre che
sbagliato) presupporre una totale identificazione con l’autore.
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