TEMATICHE DI APPROFONDIMENTO: LA TRIPARTIZIONE DELL'ANIMA
Il punto di partenza è la convinzione che ogni parte dell’anima [I1] [E1] [F1]
individuale ha il suo tipo di piacere e che impulsi diversi e contrastanti spingono gli uomini ad agire; abbiamo, innanzitutto, una parte “razionale” che indirizza appunto l’uomo a compiere dei ragionamenti e a dominare gli impulsi; vi è poi una parte detta “concupiscibile” che tende al soddisfacimento dei desideri fisici e corporei.
Ma accanto a questi due elementi se ne trova un terzo, che si pone nel punto medio tra i due, e che Platone chiama con una parola difficilmente traducibile “thymoeides”, che si può indicare con l’aggettivo "animoso" o "irascibile" (forza d’animo, forza di volontà).
Alle tre parti dell’anima appena delineate corrispondono, secondo Platone, altrettante virtù che caratterizzano i cittadini della città giusta e felice; del principio razionale sarà propria la saggezza, di quello concupiscibile la temperanza anche se la temperanza è virtù comune a tutto lo Stato e, infine, di quello animoso sarà proprio il coraggio.
Ed è da questo che scaturiscono le diversità dei cittadini, ovvero dalla preponderanza di una parte dell’anima sulle altre.
ESERCIZI:
1) Dai una definizione di "anima razionale"
2) Dai una definizione di "anima concupiscibile"
3) Dai una definizione di "anima irascibile"
4) Collega i tre tipi di anima alle classi sociali delineate da Platone
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