LA REPUBBLICA: LIBRO IX
Contenuto del libro IX [I1] [I2] [E1] [F1] [Es1]
: nel proseguire l'esame del carattere tirannico Socrate pone l'accento sulla presenza in ogni individuo di desideri sfrenati e contrari alla legge, che si manifestano soprattutto nei sogni: il tiranno non si ferma di fronte a nulla pur di soddisfare tutti questi appetiti.
Viene poi contrapposta la perfetta felicità dello Stato regio, cioè della città ideale, alla perfetta infelicità dello Stato tirannico, e si adducono le prove dell'infelicità del tiranno. La prima è di natura politica: l'uomo tirannico, come il regime che rappresenta, è schiavo, pieno di paura e di lamenti, perciò è sommamente infelice; al contrario la massima felicità spetta all'uomo regale, essendo il grado di felicità di ciascun regime proporzionato al suo grado di perfezione. La seconda prova concerne la divisione dei piaceri in tre specie, rispondenti alle tre parti dell'anima; il filosofo si dedica solo ai piaceri della parte razionale, che sono superiori agli altri. La terza prova, di carattere metafisico, viene dall'esame della natura dei piaceri. Socrate fornisce una dimostrazione matematica della distanza che separa il re-filosofo dal tiranno, calcolata in 729 anni.
Poi passa all'analisi degli effetti prodotti dalla giustizia e dall'ingiustizia.
La tripartizione dell'anima implica una triplice composizione dell'uomo, che consta di un mostro policefalo, un leone e un uomo. Quando l'uomo, con l'aiuto del leone, tiene a freno il mostro prevale la giustizia, quando il mostro domina sulle altre due parti si ha l'ingiustizia. Socrate conclude questa trattazione osservando che il sapiente si realizza non nella sua patria, ma nella città ideale.
ESERCIZI:
1)Riassumi brevemente il contenuto del nono libro de La Repubblica
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