LA REPUBBLICA: LIBRO VII
Contenuto del libro VII [I1] [I2] [E1] [F1] [Es1]: il complesso discorso teoretico del libro precedente viene esplicitato attraverso il mito della caverna, allegoria del filosofo che si solleva dal sensibile alle idee e ritorna nel modo per governarlo; infatti il filosofo, la cui missione non si realizza nella pura contemplazione dell'intellegibile, deve essere “costretto” a governare.
Nella sua educazione, che ha il compito di convertire il suo sguardo verso l'idea del Bene, la musica e la ginnastica devono essere affiancate da altre discipline: la matematica, la geometria, l'astronomia, la stereometria, l'armonia e soprattutto la dialettica, che ha come scopo la conoscenza del Bene, il cui principio non è basato su ipotesi.
Vengono quindi esposti i criteri di scelta dei futuri filosofi dialettici, le loro qualità e la loro educazione graduale, a partire dall'infanzia: dopo un periodo propedeutico di educazione ginnica, essi dovranno studiare le varie discipline e solo a trent'anni incominceranno a essere avviati alla dialettica, per un tirocinio della durata di quindici anni che precederà la loro attività pratica all'interno della città. Infine, dopo i cinquant'anni, i filosofi governeranno lo Stato.
ESERCIZI:
1) Riassumi brevemente il contenuto del settimo libro de La Repubblica
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