LA REPUBBLICA: LIBRO IV
Contenuto del libro IV [I1] [I2] [E1] [F1] [Es1]: rispondendo a un'obiezione di Adimanto, secondo cui i guardiani non sono felici, Socrate precisa che la città ideale mira al benessere della collettività, non di una singola classe; perciò deve evitare l'eccesso sia della povertà sia della ricchezza, che crea divisioni interne.
A tale scopo i guardiani devono impedire modifiche nell'educazione ginnica e musicale; la legislazione dovrà basarsi su pochi precetti fondamentali, sanciti da Apollo delfico.
La presenza nella città ideale della giustizia viene appurata tramite la ricerca delle tre virtù che si connettono ad essa: sapienza, coraggio, temperanza.
La sapienza è la virtù di coloro che hanno compiti di governo, il coraggio la virtù dei guardiani dediti alla guerra e alla difesa; la temperanza invece deve risiedere in tutte e tre le classi dei cittadini. La giustizia consiste nell'assolvere il proprio compito all'interno della città, senza scambi tra le tre classi che alterino la compagine statale.
Socrate dimostra che la giustizia nello Stato è la stessa che nell'individuo, in quanto la struttura dell'anima è analoga a quella della città, anzi dipende da essa.
Vengono quindi distinte le tre facoltà dell'anima: facoltà razionale, concupiscibile, impulsiva. L'uomo è giusto quando la parte razionale dell'anima, sostenuta da quella impulsiva, comanda su quella concupiscibile; in caso contrario si ha l'ingiustizia.
ESERCIZI:
1) Riassumi brevemente il contenuto del quarto libro de La Repubblica
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