QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LE
LINGUE: apprendimento, insegnamento, valutazione.
Il Quadro
Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCE) [I] [E]
[F]
, elaborato dal Consiglio d’Europa (1996 - 2001), risponde all’esigenza, emersa
durante un incontro intergovernativo a Ruschlikon (1991), di redigere un
documento, comune a tutti i paesi membri dell’Unione Europea, relativo ai
livelli di competenza linguistica che possono essere perseguiti
nell’apprendimento di una lingua.
Questo
quadro di riferimento intende facilitare la formulazione dei programmi
d’apprendimento nei diversi sistemi europei d’istruzione al fine di consentire
il riconoscimento reciproco delle certificazioni linguistiche rilasciate nei
Paesi membri.
Il QCE
raccoglie una serie di descrittori delle competenze linguistiche che possono
essere acquisite da un soggetto nel corso del suo percorso di studio e li
organizza in tre ampie fasce: elementare (a), intermedia (B), e avanzata (C).
All’interno di queste tre fasce è possibile individuare sei livelli di
competenza linguistica (A1/ A2, B1/B2, C1/ C2) di cui è presente una dettagliata
descrizione nella griglia di autovalutazione
[I] messa a disposizione di coloro che sono
coinvolti nell’insegnamento/ apprendimento linguistico.
All’interno del QCE è sottolineata la necessità di sviluppare nello studente la
competenza linguistico - comunicativa che può essere descritta come
l’integrazione di più competenze:
-
competenza pragmatica: “capacità di compiere azioni linguistico –
comunicative adeguate ai bisogni, dunque di agire in modo efficace nei diversi
contesti” (1);
-
competenza socio - linguistica: “capacità di dominare le condizioni
socioculturali di uso della lingua, le convenzioni sociali, i generi testuali,
le varietà di lingua più adeguate alle diverse situazioni” (1);
-
competenza linguistica: conoscenze e abilità relative al lessico, alla
fonologia e alla sintassi e “capacità di discriminare e di scegliere gli
elementi linguistici più opportuni per realizzare le diverse intenzioni
comunicative” (1)
Nell’elaborare un programma d’apprendimento linguistico è necessario tenere in
considerazione i concreti bisogni comunicativi a cui uno studente dovrà
rispondere in una situazione reale, ma è anche opportuno stimolare la
riflessione sui meccanismi e le strutture delle lingua per permettere un uso
consapevole e adeguato della stessa.
Domande-chiave di verifica
-
Che cos'è il Quadro Comune Europeo di
Riferimento per le Lingue?
-
Quali sono le tre dimensioni in cui deve
essere sviluppato l'apprendimento linguistico?
-
Quali strumenti il QCE ci offre per la
verifica dei diversi livelli di competenza?
Per un ulteriore approfondimento
1)
Lo Duca Maria, Sillabo di
italiano L2, Carrocci editore, Roma, 2006, pag. 23.