Le fonti energetiche esistenti
possono essere classificate in diversi modi: primarie e secondarie,
rinnovabili e non rinnovabili.
Si definiscono
fonti primarie di energia quelle
utilizzabili direttamente, così come si trovano in natura.
Sono
fonti primarie il carbone, il petrolio, il gas naturale, il legno, i
combustibili nucleari, il sole, il vento, le maree, i laghi montani e i
fiumi (da cui è possibile ottenere energia idroelettrica) e il calore della
Terra che fornisce energia geotermica.
Tali fonti primarie fanno riferimento a precise trasformazioni della materia
che possono essere: termochimiche, per i processi di combustione dei
derivati del carbonio (idrocarburi); termonucleari, per i processi di
reazione nucleare innescabili tra elementi radioattivi; termomeccaniche, per
i processi naturali come la disponibilità di vento, sole, maree, calore.
Le fonti secondarie sono quelle che
derivano dalla trasformazione di fonti d’energia primaria: ad esempio
l’energia elettrica ottenuta dalla conversione di energia meccanica
(centrali idroelettriche, eoliche) o chimica (centrali termoelettriche) o
nucleare (centrali nucleari) e che viene prodotta attraverso le centrali
elettriche, appositi impianti in grado di convertire energia primaria (cioè
non trasformata) in energia elettrica.
Le energie
rinnovabili sono quelle che forniscono energia che si rigenera
in continuazione mediante trasformazioni chimiche (come la biomassa, materia
organica di origine animale e vegetale) o fisiche (come l’energia idrica,
solare, eolica, ecc). In particolare il sole, il vento, il ciclo dell’acqua,
le maree, il calore della Terra sono fonti sempre disponibili in natura in
grande quantità per cui possono considerarsi praticamente illimitate.
La biomassa, invece, è in grado di rigenerarsi in tempi confrontabili con
quelli della vita dell’uomo come nel caso del legno che è possibile avere
sempre a disposizione come combustibile consumandone e riforestando laddove
sono stati abbattuti gli alberi.
Infine, le energie non rinnovabili sono
quelle che si sono formate nel corso di milioni di anni, come i combustibili
fossili (petrolio, carbone, gas naturale) o al momento della formazione del
nostro pianeta, come l’uranio e hanno tempi di rigenerazione talmente lunghi
(milioni di anni) che una volta sfruttate possono considerarsi esaurite. La
disponibilità di queste fonti, per quanto grande, è limitata ed esse
costituiscono una sorta di magazzino energetico della Terra.
Attualmente, solo il 14% dell’energia consumata nel mondo
è prodotta da fonti rinnovabili mentre tutto il resto deriva da fonti non
rinnovabili, perlopiù da combustibili fossili (78%).
PAGINE IN ITALIANO
http://www.fonti-rinnovabili.it/
http://www.rinnovabili.it/
http://www.energie-rinnovabili.org/
http://www.energierinnovabili.org/
PAGINE IN INGLESE
http://www.eia.doe.gov/kids/energyfacts/sources/renewable/renewable.html
http://www.re-energy.ca/
http://www.nrel.gov/learning/
http://sunbird.jrc.it/refsys/pdf/RE%20Snapshots%202007.pdf
PAGINE IN FRANCESE
http://www.etapenergie.com/
http://europa.eu/scadplus/leg/fr/lvb/l27035.htm
http://www.fnh.org/francais/doc/en_ligne/energie/intro.htm
http://www.energierenouvelable.org/
PAGINE IN SPAGNOLO
http://www.colegio-jaimebalmes.com/webquest/energias/
http://www.enbuenasmanos.com/articulos/muestra.asp?art=243
http://www.terra.org/html/s/econoticia/reportajes/erenovables1.html
http://www.solener.com/intro.html