Effetto fotoelettrico e tecnologia fotovoltaica di Davide Mamone (davide.mamone@gmail.com), Paolo Gallina (alpin8@libero.it), Marianna Esposito (emmesposito@libero.it)

Costi interni

Le tecnologie rinnovabili richiedono un elevato investimento all'inizio del progetto mentre affrontano costi molto bassi nel corso degli anni di funzionamento dell'impianto. Le tecnologie convenzionali, al contrario, presentano un costo iniziale per l'acquisizione degli impianti più basso ma poi, nel corso degli anni, necessitano per il loro funzionamento dei combustibili fossili il cui costo di acquisto può essere non trascurabile e, soprattutto, variabile nel tempo in modo difficilmente prevedibile.

A parità di potenza considerata, i costi fissi per gli impianti che sfruttano le fonti rinnovabili sono pertanto in genere più elevati di quelli sostenuti per l'acquisizione delle tecnologie che utilizzano combustibili fossili. Tale aspetto è tuttavia bilanciato dai bassi costi variabili:

a) il basso costo di esercizio e manutenzione

b) il costo del combustibile nullo

Attualmente i costi di produzione sono ancora elevati, anche se con l'attuale rapida tendenza alla ulteriore riduzione dei costi dei dispositivi (obiettivo principale delle attività di ricerca), il solare fotovoltaico è destinato a divenire commercialmente competitivo in tempi relativamente ridotti (circa 10 anni). Tale riduzione è perseguita non solo attraverso l'aumento dell'efficienza di conversione, l'innovazione nei processi di fabbricazione e la riduzione dell'uso di materia prima, ma anche con volumi di produzione più elevati. Nel campo del silicio cristallino, si pone particolare attenzione ai nuovi processi per l'approvvigionamento del materiale di base per l'industria fotovoltaica, utilizzando schemi che richiedono meno energia e hanno più limitato impatto ambientale; ciò è stato reso possibile dalla migliore comprensione dei fenomeni di cattura della luce negli strati sottili, che da la possibilità di raggiungere efficienze di conversione più elevate.

La valutazione economica di iniziative i cui benefici si raccolgono nel medio-lungo periodo e non nel breve termine (come la stabilizzazione della concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera) è di difficile interpretazione, in quanto ricade nel dibattito di quanto sia lecito caricare i costi sulle future generazioni evitando di investire oggi in misure e progetti tesi a mitigare effetti nocivi che si manifesteranno presumibilmente nel futuro.

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