Effetto fotoelettrico e tecnologia fotovoltaica di Davide Mamone (davide.mamone@gmail.com), Paolo Gallina (alpin8@libero.it), Marianna Esposito (emmesposito@libero.it)

Costi esterni

Oltre ai costi necessari per realizzare un impianto (costi fissi) e ai costi per l'esercizio e la manutenzione dell'impianto stesso (costi variabili), ci sono altri costi (detti costi esterni) che sono legati proprio all'installazione degli impianti. Ad esempio, se un impianto nucleare rilascia un certo quantitativo di radiazione nell'ambiente, ci sono costi associati ai danni eventualmente prodotti; i costi associati ai danni prodotti dai cambiamenti climatici imputati all'accumulo di gas serra che originano dai combustibili fossili sono un altro esempio; anche l'inquinamento generato dalla produzione di celle fotovoltaiche e dal loro smaltimento al termine del loro periodo di funzionamento è un costo che ricade sulla collettività.

Tutti questi costi sono definiti costi esterni perché non appaiono nel costo del kWh (in cui si considerano i costi legati alla produzione di energia elettrica), ma occorre tenerne conto in fase di progettazione per determinare se sia o meno conveniente realizzare un certo impianto (quale sarà l'impatto ambientale dell'impianto? Quale sarà l'inquinamento generato durante tutto il suo ciclo di vita? Quanto costerà lo smaltimento dell'impianto?). Uno studio completato dalla Commissione europea fornisce, per ogni kWh di energia elettrica prodotta, una valutazione dei costi dovuti al riscaldamento globale del pianeta, alla salute delle popolazioni, alla salute dei lavoratori che partecipano al ciclo produttivo, ai danni arrecati, confrontando i costi esterni associati alla produzione di energia elettrica da fonti convenzionali e da fonti rinnovabili. Lo studio evidenzia gli elevati costi esterni dovuti all'utilizzo dei combustibili fossili (in particolare carbone e lignite), a fronte di impatti largamente ridotti per quanto riguarda le tecnologie di sfruttamento delle fonti rinnovabili.

Per quanto riguarda l'impatto ambientale del solare fotovoltaico è limitato alla fase di produzione delle celle (in cui si utilizzano materie prime e si producono rifiuti e scarti di lavorazione). Nella fase di esercizio dell'impianto, invece, non si registra alcun impatto. Il fotovoltaico non presenta, generalmente, parti in movimento e non richiede la disponibilità di acqua.

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Edurete.org Roberto Trinchero