I monosaccaridi vengono
classificati anche in base al numero di atomi di carbonio presenti
nella loro molecola. Quelli contenti 4, 5, 6, 7 atomi di carbonio sono
chiamati rispettivamente tetrosi,
pentosi, esosi ed eptosi.
Per la numerazione della catena di un monosaccaride si assegna il
numero 1 al carbonio aldeidico degli aldosi e il numero 2 al carbonio
chetonico dei chetosi.
I monosaccaridi hanno atomi di carbonio asimmetrici (chirali) e sono
quindi otticamente attivi. Di ogni struttura esistono diversi
stereoisomeri. Dal punto di vista della stereochimica i monosaccaridi
sono classificabili come zuccheri della serie D e zuccheri della serie
L. Fanno parte della serie D quelli le cui formule prospettiche portano
a destra l'ossidrile più lontano rispetto alla funzione carbonilica,
mentre appartengono alla serie L quelli le cui fromule prospettiche
portano a sinistra l'ossidrile legato al centro chirale più lontano.
I due monosaccaridi più comuni sono il
D-glucosio
[EN9]
[I5]
[F6]
[ES9]
e il
D-fruttosio
[I6]
[EN10]
[ES10]
[F7]
, appartenenti alla classe degli esosi. In soluzione le
forme
predominanti di glucosio e fruttosio sono quelle cicliche, ottenute a
seguito della chiusura in anelli delle forme a catena aperta.
Il D-glucosio forma un
anello a sei termini detto piranoso
(vedi Fig. 3), in quanto simile al pirano, mentre il D-fruttosio
forma un anello a cinque termini detto furanoso(vedi Fig.
4), per la sua somiglianza al furano.
Fig.3:
D-glucosio
Fig. 4: D-fruttosio