Aspetti di civiltà latina nell'opera del poeta Marziale di Cristina Venturino

EPIGRAMMA XII, 82, IL PARASSITA: LA FIGURA DEL PARASSITA; LE TERME; IL GIOCO DELLA PALLA

Il parassita [E1] (dal greco pará = "presso" e sîtos = "alimento") è un individuo che sopporta ogni tipo di umiliazione e mette in atto ogni tipo di piaggeria pur di procacciarsi una cena gratuita: si tratta dunque di uno scroccone, che occupa, nella società romana, il grado più basso della sfera clientelare.

In questo epigramma (l'82° del 12° libro) Marziale ci descrive Menogene intento a procurare vittorie nei giochi, a fare da "raccattapalle", a fare continui complimenti, a portare aperitivi, addirittura ad asciugare il sudore della fronte, fino a condurre all’esasperazione l’oggetto delle sue fastidiose premure: quest’ultimo, alla fine, non avrà altra scelta, pur di farlo smettere, che invitarlo a cena.

Effugere in thermis et circa balnea non est / Menogenen, omni tu licet arte velis. / Captabit tepidum dextra laevaque trigonem, / inputet acceptas ut tibi saepe pilas. / Colliget et referet laxum de pulvere follem, / et si iam lotus, iam soleatus erit. / Lintea si sumes, nive candidiora loquetur, / sint licet infantis sordidiora sinu. / Exiguos secto comentem dente capillos / dicet Achilleas disposuisse comas. / Fumosae feret ipse propin de faece lagonae, / frontis et umorem colliget usque tuae. / Omnia laudabit, mirabitur omnia, donec / perpessus dicas taedia mille 'Veni!' Nelle terme e nei pressi dei bagni pubblici non è possibile sfuggire a Menogene, quand’anche tu voglia ricorrere a ogni tipo di astuzia. Afferrerà con la destra e con la sinistra la palla tiepida, per attribuire spesso a te le palle prese. Anche se sarà già lavato e già calzato, raccoglierà dalla polvere e ti riporterà il molle pallone. Se prenderai un asciugamano, dirà che è più candido della neve, sebbene sia più sporco del bavaglino di un bimbo. Se ti acconci i pochi capelli con il pettine, dirà che hai messo in ordine la chioma di Achille. Ti porterà lui stesso un aperitivo ricavato dalla feccia di una brocca affumicata e raccoglierà di continuo il sudore della tua fronte. Loderà tutto, ammirerà tutto, finché tu non gli dica, dopo aver sopportato mille fastidiose attenzioni: "Vieni a cena!" [F1, ep. 83]

In thermis et circa balnea, "Nelle terme e nei pressi dei bagni pubblici": la scenetta rappresentata si svolge nel pomeriggio, quando, prima della cena, i Romani si recavano nei bagni pubblici (già sorti al tempo della seconda guerra punica, nella seconda metà del III sec. a.C.) o alle terme [I1] [E1] [F1] [Es1] (edifici più ampi che, in età imperiale, finirono per sostituire i primi). Queste ultime non comprendevano solo bagni di diverso tipo (caldi, freddi, vasche individuali, piscine comuni), ma anche spogliatoi, saune, palestre, aree attrezzate per il gioco, saloni di massaggio, riposo e conversazione, addirittura giardini, biblioteche, musei: un vero e proprio centro polifunzionale, diremmo oggi.

Trigon, "palla" (piccola e dura): Marziale fa qui riferimento al gioco del triangolo o della palla a tre [I1] [E1] [F1] (il termine trigon può riferirsi tanto alla palla quanto al gioco), che si diffuse molto sotto l’Impero: esso prevedeva l’intervento di tre giocatori, che occupavano come i vertici di un triangolo, e consisteva nel lanciarsi contemporaneamente più palle, cercando di non farle cadere e di mettere in difficoltà gli avversari. Qui Menogene fa tutto il possibile perché sia attribuita la vittoria al malcapitato da cui cerca di farsi invitare a cena.

Follis, "pallone": era una palla piuttosto grande, ripiena d’aria o di piume.

Achilleas … comas, "la chioma di Achille", "una chioma degna di Achille": Achille è un celeberrimo eroe greco, le cui gesta vengono celebrate da Omero nell'Iliade, poema epico che narra della guerra decennale combattuta tra Greci e Troiani (gli abitanti della città di Troia, nell'odierna Turchia).

Fumosae … lagonae, "di una brocca affumicata": i Romani spesso bevevano appena fatto il bagno e prima di andare a cena: l’aperitivo offerto da Menogene è ricavato dal fondo di una brocca affumicata, ossia conservata in una stanza attraverso la quale passavano le canne fumarie (gli antichi Romani erano soliti conservare i vini in stanze come queste, affinché il calore li rendesse più gradevoli).

Esercizi

  1. Chi erano i parassiti? Come si comportavano? Secondo te, esistono ancora individui di questo tipo? Motiva la tua risposta.
  2. Che cos'erano le terme? Esistono edifici simili nel paese in cui vivi? Se la risposta è affermativa, descrivili brevemente.
  3. Come hai visto, i Romani già usavano la palla per divertirsi: nel tuo paese esistono giochi con la palla? Descrivi quello più diffuso.

   14/15   

Approfondimenti/commenti:

    Nessuna voce inserita

Inserisci approfondimento/commento

Indice percorso Edita
Edurete.org Roberto Trinchero