Le traslocazioni
Le traslocazioni si generano quando un segmento
di un cromosoma è staccato e riunito ad un cromosoma diverso (cioè, non
omologo). Il significato genetico è quello di trasferire i geni da un cromosoma
ad un altro e modificare i loro rapporti di associazione. Le traslocazioni
possono essere indotte da irradiazioni con raggi X che possono rompere due
cromosomi simultaneamente. Sporadicamente, i frammenti rotti vengono riattaccati
in modo errato, unendo segmenti di cromosomi diversi. In natura, altri fattori,
come gli elementi trasponibili e le rotture meccaniche, possono essere coinvolti
nella produzione di traslocazioni; tuttavia, al momento, poco è noto sulla
relativa importanza di questi fattori. Quando frammenti di due cromosomi non omologhi
sono scambiati senza alcuna perdita netta di materiale genetico, l'evento è noto
come una traslocazione reciproca. Questi cromosomi hanno frammenti del loro
braccio destro scambiati. Ci si aspetterebbe che durante la meiosi (ed anche
nelle cellule politeniche delle ghiandole salivari delle larve), questi
cromosomi traslocati si appaino con i loro omologhi non traslocati in uno schema
a croce. I due cromosomi traslocati stanno di fronte
l'un l'altro al centro della croce e lo stesso fanno i due cromosomi non
traslocati; per portare al massimo la possibilità di appaiamento, i cromosomi
traslocati e non si alternano, formando i bracci della croce. Questa
configurazione di appaiamento è segno di una traslocazione eterozigote. Le
cellule in cui i cromosomi traslocati sono omozigoti non formano uno schema
cruciforme, ognuno si appaia facilmente con il suo partner strutturalmente
identico.
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