Le malattie genetiche di Sara Gianola

Le inversioni

Le inversioni si verificano quando un segmento di un cromosoma si stacca, ruota di 180° e si riunisce al resto del cromosoma; come risultato, l'ordine dei geni del segmento è invertito. Tali riarrangiamenti possono essere prodotti in laboratorio mediante l'irradiazione oppure naturalmente attraverso l'attività di elementi trasponibili, sequenze insolite di DNA capaci di muoversi da una posizione cromosomica ad un'altra. Talvolta, nel corso del trasferimento, questi elementi rompono un cromosoma a pezzi che si riuniscono in maniera atipica, producendo l'inversione. Le inversioni possono anche essere prodotte dalla riunificazione dei frammenti prodotti da una rottura meccanica, forse come risultato di un groviglio cromosomico all'interno del nucleo. Nessuno conosce realmente quale frazione delle inversioni che si verificano naturalmente è causata da ognuno di questi meccanismi. I citogenetisti distinguono tra due tipi di inversioni considerando se il segmento invertito include o meno il centromero del cromosoma. Le inversioni pericentriche comprendono il centromero, mentre quelle paracentriche no. Il risultato è che una inversione pericentrica può cambiare le lunghezze relative dei due bracci del cromosoma, mentre quella paracentrica non ha un tale effetto. Così, se un cromosoma acrocentrico subisce una inversione con un punto di rottura in ognuna dei bracci del cromosoma (cioè una inversione pericentrica), esso può trasformarsi in un metacentrico. Tuttavia, se un cromosoma acrocentrico subisce una inversione in cui entrambe le rotture sono nel braccio lungo del cromosoma (cioè, una inversione paracentrica), non cambierà la sua morfologia. Perciò, con l'uso dei metodi citologici standard, le inversioni pericentriche sono molto più facili da rilevare rispetto a quelle paracentriche.

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Edurete.org Roberto Trinchero