Il Cariotipo umano
Le cellule somatiche umane contengono 46
cromosomi, 44 autosomi e due cromosomi sessuali (eterocromosomi), che sono XX
nelle femmine e XY nei maschi. Lo studio dei cromosomi, cariotipizzazione, è lo
strumento fondamentale per il citogenetista.
La prima sistematizzazione dei cariotipo umano
normale
[I13]
[I14]
[E18]
[S14]
risale agli anni
'60, quando le conferenze di Denver (I960), Londra (1964) e Chicago (1966),
raggrupparono ¡ cromosomi umani secondo la lunghezza (grandi, medi e piccoli) e
secondo la posizione del centromero (metacentrici, submetacentrici, acrocentrici)
in 7 gruppi , indicati con le lettere A-G. La distinzione dei diversi cromosomi
appartenenti ad un dato gruppo fu resa possibile dall'adozione delle tecniche di
bandeggio, a partire dagli anni '70. Con alcuni coloranti (Quinacrina, Giemsa)
compaiono infatti in ogni cromosoma bande trasversali (bande Q e bande G
rispettivamente), il cui numero, larghezza e disposizione sono specifici di ogni
coppia di cromosomi. Divenne così possibile identificare le anomalie, numeriche
e strutturali, dei cromosomi umani come responsabili di specifiche patologie. Il
bandeggio ad alta risoluzione, adottato a partire dagli anni '80, permette oggi
di ottenere un migliaio di bande da cellule bloccate prima della metafase,
quando i cromosomi sono ancora incompletamente condensati. Le tecniche di
bandeggio rendono quindi possibile distinguere ciascun braccio di un cromosoma,
la cui lunghezza è determinata dalla posizione del centromero, che è il punto
dove si attaccano le fibre del fuso per muovere il cromosoma. Il centromero
divide il cromosoma in braccio corto e lungo. Il braccio corto è indicato dalla
lettera p (dalla parola francese petite, che significa "piccolo") ed il braccio
lungo dalla lettera q (perché segue "p" nell'alfabeto). Così, per esempio, un
citogenetista può riferirsi specificatamente al braccio corto del cromosoma 5
semplicemente scrivendo "5p."
Nella metafase mitotica, ognuno dei cromosomi
può essere riconosciuto per la sua dimensione, per la forma e per il bandeggio.
Le piastre metafasiche ben colorate sono fotografate per l'analisi citologica;
successivamente ogni cromosoma è ritagliato dalla foto, accoppiato al suo
omologo e ordinato dal più grande al più piccolo. L'autosoma più grande e il
numero 1 ed il più piccolo è il numero 21. (Per ragioni storiche, il secondo
cromosoma più piccolo è stato designato con il numero 22.) Il cromosoma X è di
misura intermedia; il cromosoma Y è quasi delle stesse dimensioni del cromosoma
22. Questo insieme ordinato di cromosomi è definito cariotipo (dalla parola
greca che significa "nocciolo," in riferimento al contenuto del nucleo).
Un ulteriore avanzamento tecnico è
rappresentato dalle metodiche di citogenetica molecolare, la più importante
delle quali è la FISH [Fluorescent In Situ Hybridization), che consiste
nella ibridazione dei cromosomi con sonde di DNA ottenute da DNA ricombinante,
marcate con fluorocromi diversi per ciascun cromosoma, allo scopo di localizzare
sul cromosoma sequenze geniche o geni singoli. Questa tecnica è quella oggi
maggiormente utilizzata, non solo per la mappatura genica, ma anche per
individuare anomalie cromosomiche (duplicazioni, traslocazioni, microdelezioni,
microinserzioni) troppo limitate per potere essere visualizzate con le metodiche
citogenetiche classiche.
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