Le malattie genetiche di Sara Gianola

Acondroplasia

L'acondroplasia [I7] [E10] [S9] [F7] è di gran lunga la più frequente (1/25.000 nati) di un gruppo di osteocondrodisplasie genetiche, alcune delle quali trasmesse con meccanismo autosomico dominante, altre con meccanismo autosomico recessivo, altre ancora come malattie legate al cromosoma X. L'acondroplasia è caratterizzata da un nanismo disarmonico, con altezza media nell'adulto di 130 cm nei maschi e 123 nelle femmine, testa grossa, fronte prominente, naso a sella, arti molto corti, specialmente a livello prossimale, mano corta e tozza, mentre il tronco è di lunghezza per lo più normale. Coesistono alterazioni vertebrali, specialmente cifosi dorsale e marcata lordosi lombare. L'intelligenza è normale. Questa malattia si trasmette con meccanismo autosomico dominante: da coppie di genitori acondroplasici il 25% dei figli presenta la malattia in forma omozigote, letale nel neonato, il 50% è eterozigote come i genitori, mentre il 25% non è affetto. L'80% dei casi di acondroplasia è dovuto a nuove mutazioni, che si verificano sempre nella spermatogenesi, con una frequenza di 10-40 nuove mutazioni. D'altronde la malattia è nota fin dalla remota antichità, come risulta dalla rappresentazione del dio Ka nella cultura egizia; essa è spesso rappresentata nei nani deformi che allietavano le corti dei principi o, in epoca più recente, gli spettatori dei circhi. L'ecografia fetale consente oggi una facile diagnosi prenatale.

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Edurete.org Roberto Trinchero