I rilievi ripiegati derivano dall’azione di
spinte tettoniche tangenziali. L’applicazione di forze orientate
sufficientemente intense e per tempi abbastanza lunghi su rocce deformabili
plasticamente crea le pieghe.
Anticlinali e sinclinali
[IT1]
[ES1]
[FR1]
[ES2]
Le pieghe più semplici dalle quali derivano
molti altri tipi di deformazione plastica, sono le anticlinali e le sinclinali.
L’anticlinale è formata da strati
inclinati in direzione opposta rispetto alla parte mediana. Il suo settore
centrale o nucleo è costituito da elementi stratigrafici più vecchi che sono
parte della struttura
La sinclinale è fatta di strati
piegati in senso convergente verso la parte centrale. Al suo nucleo si trovano
gli elementi più recenti.
La linea lungo la quale la stratificazione
raggiunge la massima curvatura si chiama cerniera. Compresa tra due
cerniere vi è il fianco della piega.
Le forme strutturali primitive
In natura è rarissimo il caso di una
superficie morfologica che coincida esattamente con quella di un’anticlinale o
di una sinclinale. L’erosione modella la piega alterandone le caratteristiche
geologiche primitive. I casi minori di scostamento tra il piano di campagna e le
forme strutturali sono il monte anticlinale e la valle sinclinale.
Il monte anticlinale è un rilievo a forma
di volta a botte che si conforma alla curvatura della piega anticlinale. Sui
suoi fianchi i ruz, che sono aste fluviali di ordine basso derivati dalla
confluenza dei solchi provocati dall’azione delle piogge, drenano ed erodono la
superficie seguendo la linea di massima pendenza. L’azione dei ruz incomincia
contemporaneamente al processo di ripiegamento e continua anche dopo che i
movimenti tettonici sono cessati.
La valle sinclinale è una depressione
allungata che si forma sulla cerniera della sinclinale. Nell’incavo della piega
tendono ad accumularsi i materiali erosi dal fianchi della struttura, con la
genesi di conoidi o di corpi di frana che possono sbarrare la valle dando vita a
bacini lacustri o depositi di alluvioni.
Forme strutturali derivate
Le forme strutturali derivate sono il
frutto di azioni di modellamento molto più intense di quelle descritte prima.
La chiusa
È una valle trasversale alla struttura a
pieghe. Può essere semplice se collega due valli sinclinali contigue dissecando
il monte anticlinale che le separa. Si dice complessa se taglia più pieghe
parallele. Può formarsi in zone di discontinuità dell’anticlinale che viene
tagliata. Queste discontinuità possono essere di vario tipo:
- tettoniche come ad esempio un piano di
faglia che rappresenta una superficie lungo la quale l’erosione è più intensa.
- l’esistenza di una depressione lungo
l’asse dell’anticlinale che funziona da impluvio e crea fenomeni di erosione
preferenziale.
La comba
È una depressione incisa nella volta
dell’anticlinale. Ha forma ellittica e il suo asse coincide con quello
dell’anticlinale. È prodotta dall’erosione lineare che agisce alla testata di un
ruz oppure a partire dai fianchi di una chiusa che taglia il monte anticlinale.
La formazione di una comba porta al progressivo svuotamento di un monte
anticlinale.
La cresta
È l’ultimo residuo della volta
dell’anticlinale svuotata da una comba. Fa da margine superiore alla valle
prodotta dalla comba.
La sinclinale sospesa
La comba può scavare a tal punto il monte
anticlinale da trovarsi ad un livello altimetrico inferiore rispetto alle valli
sinclinali adiacenti. Si ha in tal modo una inversione del rilievo, con
sinclinali sospese che dominano dall’alto anticlinali svuotate.
[FR2]
Il reticolo idrografico
[IT2] [IT3]
L’erosione fluviale è la responsabile
dell’evoluzione geomorfologia delle pieghe anticlinali e sinclinali. Del
reticolo fanno parte le aste fluviali delle combe e delle valli sinclinali,
corsi d’acqua che corrono parallelamente all’asse delle pieghe (e per questo
motivo sono definiti adattati). I fiumi delle chiuse e i ruz, invece,
corrono ortogonalmente all’asse delle pieghe e per questo motivo sono definiti
inadattati. Le confluenze tra questi due tipi di aste fluviali sono
brusche, sovente ad angolo retto e configurano il cosiddetto reticolo a
baionetta a maglie regolari. Mentre il reticolo adattato crea vallate larghe
ma isolate tra loro, il collegamento trasversale è merito delle chiuse, che in
genere sono valloni stretti quando non veri e propri orridi. Queste ultime sono
importantissime vie di accesso per la penetrazione nel rilievo.