Le catene montuose
Nascono dallo scontro fra due zolle
crostali. La collisione determina una forte compressione e il seguente
ripiegamento dei materiali coinvolti che si sollevano in strutture complesse in
genere allungate nella stessa direzione dei margini che entrano in contatto.
Data la forte energia dei rilievo le catene montuose o orogeni vanno incontro a
intensa erosione da parte degli agenti subaerei. Maggiore è il tempo trascorso
dalla loro formazione e più avanzati saranno i processi di demolizione come
abbiamo già menzionato parlando degli scudi continentali che rappresentano la
fase senile di orogeni molto antichi.
[IT1]
[IT2]
[EN1]
[FR1]
[FR2]
[FR3]
Le fosse continentali
Sono dovute a grandi fratture sovente
legate a movimenti divergenti delle placche litosferiche. Le faglie sono dirette
e il rigetto, cioè la distanza tra i due blocchi dislocati dalla frattura,
arriva fino ad alcuni chilometri. Il più importante complesso di fosse oceaniche
disseca profondamente l’est Africa. La cosiddetta Rift Valley e delimitata da
pareti scoscese che tagliano i basamenti cristallini in cui la faglia si è
impostata. Nella depressione tra i due lembi l’acqua dolce si raccoglie in
enormi laghi di forma allungata (es. il lago Tanganica)
[FR4]
Le dorsali oceaniche
Percorrono i fondali oceanici
ininterrottamente per una lunghezza complessiva di quasi 80000 Km.
L’asse della dorsale è percorso da un rift,
una fossa profonda circa 2 Km con caratteristiche del tutto simili a quella
continentale. La dorsale appare come una catena di montagne sottomarine dalla
quale eruttano magmi in colate di tipo lineare (fissurale). Al contatto con
l’acqua il magma solidifica a formare nuova crosta oceanica; la pressione
divergente prodotta dal materiale neoformato contribuisce a dislocare i
complessi sistemi di faglie dirette. Il risultato macroscopico di questo immane
processo genetico è l’espansione dei fondali oceanici, motore della tettonica
delle placche.
[IT3]
[IT4]
[FR5]
[FR6]
Le fosse oceaniche
Si trovano al contatto tra due placche in
movimento convergente l’una rispetto all’altra. In linea generale la più densa
delle due sottoscorre l’altra consumandosi a livello del mantello. In
corrispondenza del margine tra le due placche, l’incurvamento della placca che
sottoscorre determina la formazione di una struttura negativa a volte
estremamente profonda, la fossa. Al di sopra di essa, emerge generalmente una
struttura positiva , una dorsale vulcanica che erutta una parte dei materiali
che vanno in subduzione.
[IT5]
[FR7]
[FR8]