Sono essenzialmente tre:
La presenza di acqua: è una
condizione indispensabile all’attivazione dei processi di alterazione chimica.
Essendo le reazioni chimiche prevalentemente di tipo endotermico, le temperature
elevate sono importanti fattori coadiuvanti insieme alla permeabilità. In una
roccia coerente infatti, la decomposizione chimica può agire colo in superficie
mentre in una roccia fortemente diaclasata e fratturata oppure porosa questa si
sviluppa fin dove l’acqua vi penetra dentro.
La solubilità dei minerali componenti:
tutti i minerali presenti in natura hanno un certo grado di solubilità.
Esistono minerali particolari quali salgemma e gesso che sono estremamente
solubili, qualsiasi siano le condizioni climatiche. Esistono poi minerali a
solubilità intermedia (i carbonati ad esempio) e infine altri costantemente poco
solubili ( le rocce silicatiche le argille ecc..)
Il grado di eterogeneità: le rocce
eterogeneee per quanto riguarda la composizione mineralogica sono generalmente
più alterabili a parità delle altre condizioni. I minerali più reattivi
chimicamente con l’acqua vengono degradati prima degli altri favorendo la
disgregazione fisica della roccia la quale porta all’aumento dell’area esposta
all’atmosfera ed in particolare all’azione delle soluzioni acquose. Una
quarzite, invece, data la omogeneità di composizione (soltanto cristalli di
quarzo) e la scarsa solubilità del minerale di cui è composta è estremamente
resistente all’alterazioni chimica.
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