Tra i parametri che più di tutti
influenzano questo processo sono il grado di massività della roccia
ovvero la frequenza di scistosità, di stratificazioni, di clivaggio e ogni tipo
di discontinuità. L’influenza delle discontinuità sarà però minimizzata
dalla giacitura di tipo orizzontale. I versanti a reggipoggio (cioè quei
versanti in cui la stratificazione orizzontale è tagliata da un versante)
infatti non permettono all’acqua di infiltrarsi direttamente nelle discontinuità
ed agire quindi da agente disgregante.
[FR1]
[FR2]
[FR3]
Più nel dettaglio possiamo individuare le seguenti tre
caratteristiche fisiche determinanti nello specificare il grado di
suscettibilità ad attacchi di tipo fisico:
La coesione o compattezza: influenza sia
l’erosione di tipo areale che quella lineare. Nelle rocce sedimentarie dipende
principalmente dal grado di cementazione e dalla natura del cemento.
Nelle rocce cristalline la compattezza
dipende soprattutto dalla porosità e dalle dimensioni dei granuli: più la
pezzatura dei cristalli è fine e maggiore sarà la coesione.
Le rocce vulcaniche sono in genere poco
coerenti perché molto porose ed eterogenee
La permeabilità: è la facoltà che una
roccia ha di assorbire l’acqua superficiale sottraendola così allo scorrimento.
Può essere dovuta a porosità o fessurazione. Se la roccia è anche
particolarmente solubile, la permeabilità tende ad aumentare nel tempo per
l’azione dell’acqua sulla superficie dei pori e delle fessure.
La plasticità: è l’attitudine di una roccia
a deformarsi in modo permanente. È tipica delle argille che, dopo avere assunto
acqua a causa della loro elevata igroscopia, sono soggette a movimenti
gravitativi.