Il sistema tychonico
Il sistema tychonico
Nel sistema ticonico la Terra è immobile al centro di un universo chiuso da una sfera stellare la cui rotazione quotidiana dà conto dei circoli giornalieri delle stella. La Terra è anche (come nel sistema tolemaico) al centro delle orbite della Luna e del Sole. Al centro delle orbite degli altri cinque pianeti (Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno) sta invece il Sole. La negazione del carattere materiale delle sfere nasce anche su questo terreno, dato che le orbite si intersecano in più punti. Epicicli, eccentrici, ed equanti sono ancora necessari al funzionamento del sistema.
Dal punto di vista dei calcoli, il sistema ticonico era in tutto equivalente a quello copernicano e ne conservava tutti i vantaggi matematici. Escludeva ogni ragione di conflitto con le Scritture e non comportava l’abbandono del principio, così fortemente radicato nel senso comune e nell’opinione dei dotti, della immortalità della Terra e della sua centralità nell’universo. Diventò un punto di convergenza per quanti non accettavano la rivoluzione copernicana e fu prediletto da molti Gesuiti. L’autorità grandissima di Brahe costituì senza dubbio un ostacolo alla diffusione del copernicanesimo. Ma i problemi che la sua grande astronomia aveva posto favorivano senza dubbio la messa in crisi e l’abbandono del sistema tolemaico.
In una lettera a Keplero, Brahe aveva manifestato “orrore” di fronte alla supposizione che i moti celesti potessero non essere circolari. In caso contrario le traiettorie degli astri “non tornerebbero perpetuamente su se stesse e sarebbero prive di eternità… sarebbero irregolari e non si presterebbero a uno studio scientifico e all’uso del calcolo”.
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