BETTINA VON ARNIM: opere principali
La caratteristica principale della produzione letteraria di Bettina von Arnim è il suo anticonformismo letterario che non permette alla critica di inquadrarla in un movimento letterario ben preciso. Pur vivendo in epoca romantica con un fratello e un marito massimi esponenti del romanticismo di seconda generazione, Bettina scrive opere letterarie che trascendono qualsiasi tipo di categorizzazione artistica.
I critici del suo tempo hanno definito le sue opere e in modo particolare la pubblicazione del corrispondenza con Goethe una scandalosa collezione di bugie. D'avviso completamente diverso sono i critici contemporanei che tendono ad una rivalutazione di tutta la sua produzione riconoscendole un valore artistico particolare.[E14]
Bettina spazia dalla pubblicazione di lettere epistolari con personaggi importanti del panorama letterario tedesco a romanzi, poesie, fiabe e scritti politici mostrando una certa padronanza dei diversi generi letterari.
Forse la sua opera più famosa e controversa è sicuramente la pubblicazione della corrispondenza con la madre di Goethe e Goethe stesso" Briefwechsel mit einem Kinde" per cui ebbe una sorta di ammirazione che durò per tutta la vita[F12]. Questa corrispondenza in realtà non è autentica, perchè Bettina inventò molte delle lettere, seguendo il modello del romanzo epistolare di Goethe "I dolori del giovane Werther"[I13].
Simile alla corrispondenza con Goethe sono le altre due pubblicazioni delle lettere che Bettina scrisse alla sua amica poetessa Carolina von Günderrode[E15], morta suicida per una delusione d'amore, con il titolo "Die Günderrode" [D19] e al fratello Clemens Brentano "Frühlingskranz".
Nel 1843 scrive sottoforma di dialogo "Dieses Buch gehört dem König" in cui immagina un dialogo con Federico Guglielmo IV [I14], re di Prussia, in cui s'interessa d'affari di stato e da consigli su una più equa politica a favore dei più poveri[D20]. Il filone della critica sociale continua con l'opera Gespräche mit Demonen, altro tentativo di denunciare le terribili condizioni di vita dei poveri a Berlino.
Terzo filone letterario sperimentato dalla scrittrice è il genere fiabesco con un racconto ironico scritto a quattro mani con la sorella più giovane Gisela Brentano Das Leben der Hochgräfin Gritta von Rattenzuhausbeiuns [D21] in cui emerge un ritratto delle donne come attive protagoniste della storia non più confinate al ruolo di comparse della storia a fianco dell'eroe maschile.
Si cimenta anche con il genere romanzesco con il romanzo "Il Padre" [I15] e con la poesia malinconica e nostalgica[D22]
27/38
|