L’attrazione solare
Newton
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raggiunse la formulazione definitiva della legge di gravitazione
universale riportata nella sua opera partendo dai dati e dai calcoli di
Keplero
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relativi ai moti dei pianeti del sistema
solare [EN]
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e dalle
considerazioni di Huygens
sui moti circolari oltre che dalle proprie
formulazioni delle leggi
della dinamica. [ES]
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A partire da queste ultime si sapeva infatti che un corpo in moto (con
velocità v
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di modulo costante) su una traiettoria circolare
di raggio r presenta
un’accelerazione centripeta data da:
1. ac=
v2/r
e dai calcoli di Keplero (terza legge) si sa che vale per i pianeti del
sistema solare (r =
raggio dell’orbita, T=periodo):
2. r3/T2
= K
= costante dipendente dalle
caratteristiche del Sole
pertanto dalla 1 e dalla 2 si ricava, ricordando che v = 2πr/T:
3. ac= (4π2/r2)*(r3/T2)
= Cs/r2
con
Cs = 4π2K
La costante Cs, che caratterizza l’intensità
dell’attrazione solare, si può calcolare dai dati
dell’orbita di un pianeta qualsiasi, come per esempio la
Terra, ricordando che in tal caso r è la distanza Terra
– Sole e T il relativo periodo di rivoluzione:
r = 150*109 m
T = 365 giorni
v = 30 km/s
da cui si ricava l’accelerazione centripeta della Terra verso
il Sole:
aT
= v2/r = 6*10-3
ms-2
e quindi:
Cs
= aT*r2 = 1,33*1020
m3s-2
30/38
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