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Introduzione alle Convenzioni di Ginevra
Le Convenzioni di Ginevra [I1] [I2] [I3] [E1] [E2] [F1] [F2] [S1] consistono in una serie di trattati formulati a Ginevra e costituiscono il fondamento giuridico del Diritto Internazionale Umanitario [I1] [I2] [I3] [E1] [E2] [F1] [F2] [S1]. Le Convenzioni furono il risultato dello sforzo dello stesso Dunant [I1] [I2] [E1] [E2] [F1] [F2] [S1] [S2], spinto dagli orrori di guerra dei quali fu dolorosamente partecipe nella Battaglia di Solferino, durante la seconda Guerra di Indipendenza. Egli fondò il Comitato dei Cinque che, divenuto in seguito CICR (Comitato Internazionale della Croce Rossa [I1] [E1] [E2] [F1] [F2] [S1] [S2], e poi Federazione di società nazionali, si rese promotore di tutte le Convenzioni sui diritti umani. La Prima Convenzione di Ginevra fu firmata il 22 agosto 1864 (in occasione del conflitto tra Prussia e Danimarca) e fu adottata da 12 Paesi, compresi gli Stati Uniti d’America, unica potenza non europea. La Prima Convenzione vide anche la nascita del Comitato Internazionale della Croce Rossa. La Seconda Convenzione di Ginevra (1906) estese i princìpi della prima alle guerre marittime, mentre la Terza e la Quarta posero le basi giuridiche del trattamento dei prigionieri di guerra e dei civili in caso di conflitti (in seguito alla Clausola Martens [I1] [E1] [F1] [S1], principio del 1899 che sostiene l’applicazione delle norme etiche della convivenza civile anche durante i conflitti e anche in assenza di norme giuridiche predefinite). Le convenzioni vennero riviste e ratificate nel 1949: l'insieme è chiamato Convenzioni di Ginevra del 1949 o, più semplicemente, Convenzioni di Ginevra. Conferenze successive hanno aggiunto protocolli sulla proibizione di determinati metodi di guerra e hanno considerato anche le guerre civili (non internazionali). Quasi 200 nazioni risultano firmatarie ed hanno ratificato queste convenzioni, impegnandosi a rispettarle.
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