Nel Cinquecento
Si afferma il Giusnaturalismo con Ugo Grozio ed il suo De iure belli ac pacis [En] che studia l’origine del diritto; secondo questa scuola di pensiero i diritti sono positivi e connaturati all’uomo (dunque non si fa più riferimento a un fondamento divino garante dell’ordine del cosmo): tale approccio, sottraendo la sfera del diritto alla tutela della teologia, preparò il terreno alla costruzione dello stato moderno. Si tratta tuttavia di un dibattito filosofico che rimane a un livello puramente teorico, destinato a pochi prima delle filosofie settecentesche, che – altra temperie culturale – daranno largo spazio alla divulgazione di tematiche quali i diritti, la libertà, e che, non è un caso, produrranno i primi capisaldi in materia di diritti dell’uomo, lontana è l’idea dell’applicazione in guerra di simili teorizzazioni.
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