I numeri di Eandi Elisabetta (elisaeandi@yahoo.it), Fanelli Claudio (fclod@libero.it), Maggi Linda (maglin@libero.it), Vitale Anna Rita (arvl@libero.it)

La storia - PC e folla di numeri

Il sistema di numerazione binario ha assunto, negli ultimi tempi, notevole importanza per il suo impiego nei calcolatori elettronici, cioè i computer (termine inglese che deriva dal latino "computare", cioè contare) che sono appunto macchine per contare e sono costituiti da una serie di elementi che possono assumere solo due posizioni stabili, ad esempio "aperto" o "chiuso", oppure "passa" o "non passa" (la corrente elettrica). Questi apparecchi quindi, per contare, possono utilizzare due sole cifre rappresentate dai due soli stati fisici possibili di cui dispongono. Il termine binario, dal latino "bis", significa due volte. In inglese, cifra binaria si dice binary digit da cui l'abbreviazione "bit". Nel linguaggio dei calcolatori elettronici il bit rappresenta l'unità minima di informazione che il calcolatore può riconoscere ed è rappresentato dall'assenza o dalla presenza di un impulso elettronico, cioè da 0 o da 1. Tuttavia per passare dal sistema decimale a quello binario i calcoli sono molto pesanti come evidenziato precedentemente. Per ovviare a questo inconveniente, si ricorre ai seguenti due sistemi: ottale (8 simboli dallo zero al sette) [I1],[E1], [F1],[ES1], ed esadecimale (16 simboli: dallo zero al nove più le lettere A, B, C, D, E, F) [I1], [E1], [FR1], [ES1].

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Edurete.org Roberto Trinchero