La nascita dei fascismi in Italia e Germania di Daniela Raimondo (raimondopatrucco@libero.it), Valter Balzola (), Rossana Denicolai ()

PATTO MOLOTOV-RIBBENTROPP

Il 23 agosto 1939 il mondo fu scosso dalla notizia dalla stipula, tra Germania e Unione Sovietica, del patto di non aggressione Molotov-Ribbentrop, chiaro preludio dell’imminente invasione della Polonia e della sua futura spartizione tra le due grandi potenze.

La storiografia dell'epoca si è interrogata a lungo sulle ragioni di questo accordo diplomatico realizzato tra due stati che erano separati da un antagonismo irriducibile e che si consideravano reciprocamente il nemico per antonomasia. Per il nazismo le ragioni sono sufficientemente chiare: si trattava infatti di evitare, nel caso della guerra imminente, che la Germania si trovasse accerchiata e dovesse combattere su due fronti, come era accaduto durante la prima guerra mondiale.

Il patto era dunque una scelta contingente che non pregiudicava una futura azione contro l'URSS, quando l'esercito tedesco avesse raggiunto i suoi obiettivi, annientando Francia ed Inghilterra, considerati da Hitler gli avversari più temibili: solo a quel punto avrebbe rivolto la sua attenzione alla completa sottomissione degli slavi, considerati una razza inferiore.

Per Stalin il problema era maggiore, e la rottura del fronte antifascista europeo fu il prezzo che il dittatore scelse di pagare per evitare di coinvolgere l'URSS in una guerra che gli stati maggior dell'esercito sovietico ritenevano persa in partenza, a causa della palese situazione di inferiorità nei confronti della Germania. Inoltre le concessioni territoriali previste nel "Patto" erano tali da andare incontro ai desideri imperialistici dello stalinismo, che puntava ad assumere un ruolo di grande potenza mondiale.

Vi era infine la sfiducia nei confronti delle democrazie che si erano rifiutate di realizzare l'alleanza antifascista con l'URSS, sia durante la guerra di Spagna che a Monaco. Da questo punto di vista il patto Ribbentropp-Molotov può essere considerato l'ultima conseguenza negativa della politica estera anglo-francese, tutta orientata a realizzare un impossibile accordo con il nazifascismo.

Il 1 settembre 1939, la Wehrmacht oltrepassò il confine orientale scatenando il dramma del secondo conflitto mondiale, che avrebbe dovuto portare, nei propositi del fuhrer, al trionfo del III Reich ed alla nascita di una grande Germania, volta ad esaltare la superiorità della razza eletta, secondo i dettami codificati, già sedici anni prima, nelle pagine del "Mein Kampf".

Text of the Nazi-Soviet Non-Aggression Pact [E1]

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