La nascita dei fascismi in Italia e Germania di Daniela Raimondo (raimondopatrucco@libero.it), Valter Balzola (), Rossana Denicolai ()

GUERRA CIVILE SPAGNOLA

La Spagna, negli anni venti, era una monarchia costituzionale ma il parlamento aveva un peso piuttosto irrilevante nella vita del paese. Il potere era in realtà gestito da un'alleanza tra grandi proprietari terrieri, industriali, chiesa ed esercito.

Dopo le elezioni del 1936 e la vittoria di una coalizione repubblicana di sinistra, una rivolta militare promossa da Francisco Franco diede l'avvio alla guerra civile che divenne rapidamente un affare di portata internazionale e fu trasformata anche in uno scontro ideologico all'insegna della lotta contro il comunismo internazionale che, si diceva, stava per impadronirsi della Spagna.

In realtà il partito comunista spagnolo era una forza di netta minoranza; il grosso delle forze che condussero la resistenza contro i nazionalisti di Franco era rappresentato dagli anarco-sindacalisti che erano attestati su posizioni libertarie nettamente anticomuniste.

Le democrazie occidentali proposero di non intervenire nel conflitto neppure per difendere il governo democraticamente eletto; numerosi furono invece gli aiuti italo-tedeschi ai franchisti, mentre l'U.R.S.S. aiutò il fronte repubblicano in modo poco significativo.

La presentazione della guerra civile spagnola come crociata contro il comunismo fu un'operazione propagandistica nazifascista sostenuta dalle alte gerarchie ecclesiastiche (più riservato si mostrò l pontefice) in seguito allo scatenarsi della persecuzione antireligiosa nel territorio controllato dai repubblicani.

La guerra fu caratterizzata da tre anni di atrocità da parte di entrambi gli schieramenti rimpinguati da nazifascisti provenienti soprattutto da Italia e Germania da una parte e dai volontari antifascisti delle brigate internazionali dall'altra.

Al termine, la debolezza della Repubblica, caratterizzata dalla mancanza di un efficiente governo centrale e il ruolo sempre più eminente assunto dai comunisti nella guerra che portò a lotte interne e addirittura al tentativo di liquidare le altre fazioni alleate determinò la vittoria di Franco.

Il bilancio del conflitto fu tragico: più di mezzo milione di morti e immense devastazioni; per la prima volta nella storia alcune città furono distrutte da bombardamenti aerei indiscriminati attuati dai nazifascisti.

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