La nascita dei fascismi in Italia e Germania di Daniela Raimondo (raimondopatrucco@libero.it), Valter Balzola (), Rossana Denicolai ()

LEGGI FASCISTISSIME E CONSOLIDAMENTO DEL POTERE

Tra il 1925 ed il 1926 il regime si consolidò, trasformandosi compiutamente in dittatura: furono varati numerosi provvedimenti repressivi nei confronti degli oppositori; i giornali, mediante pressioni sui proprietari, vennero "fascistizzati" e sottoposti alla censura del regime; il libero sindacalismo ricevette un colpo decisivo dal patto di Palazzo Vidoni, con cui la Confindustria si impegnava a riconoscere la rappresentatività dei soli sindacati fascisti; nel 1926, inoltre, una legge proibì lo sciopero come forma di lotta operaia e quindi, di fatto, tolse ai lavoratori qualsiasi potere contrattuale; fu istituito un Tribunale speciale per la difesa dello Stato composto, anziché da magistrati, da ufficiali dell'esercito e della Milizia e fu reintrodotta la pena di morte per i colpevoli di reati “contro la sicurezza dello Stato”.

Nel 1928, infine, si completò la costruzione del regime con la nuova legge elettorale, che introduceva il sistema della lista unica (con tanti candidati quanti i seggi da assegnare), lasciando agli elettori l'unica facoltà di approvarla o respingerla in blocco.

Normative ed eventi [I1] [I2]

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